Sulla carta del docente per l’aggiornamento professionale continuano a pervenire richieste di chiarimenti: sulle modalità di fruizione, ma anche sulle scadenze.
Uno dei quesiti più frequenti riguarda il presunto obbligo di spendere l’intero importo di 500 euro, contenuto nel cosiddetto “borsellino elettronico” fornito dal Miur, entro la fine del corrente anno scolastico. Si tratta, è bene subito dirlo, di un’informazione sbagliata. Anzi, di una vera e propria favola metropolitana.
Come ben esplicitato nell’articolo 6, comma 6 del DPCM del 28 novembre scorso, infatti, “le somme non spese entro la conclusione dell’anno scolastico di riferimento sono rese disponibili nella Carta dell’anno scolastico successivo, in aggiunta alle risorse ordinariamente erogate“.
Pertanto, chi non fruirà della carta, totalmente o parzialmente, potrà aggiungere la somma a quella del prossimo anno scolastico. Durante il quale, quindi, si dà per scontato che il bonus da 500 euro per l’aggiornamento professionale venga erogato per il terzo anno consecutivo.
Questo significa che il docente potrebbe spendere, contemporaneamente, sia 500 euro dell’anno scolastico in corso, sia i 500 euro del 2017/18: arrivando quindi a sommare i due interi importi (quindi 1.000 euro) per l’acquisito di un bene o di un servizio formativo più sostanzioso.
Ad essere spese e rendicontate obbligatoriamente entro il 31 agosto 2017 sono invece le eventuali somme residue del bonus non speso riconducibile allo scorso anno scolastico: il 2015/2016.
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La Nota Miur n. 3761 del 22 febbraio scorso ha infatti chiarito che “il personale docente, che ha ricevuto il bonus euro 500, riferito all’anno scolastico 2015/2016 (…), deve rendicontare la spesasostenuta con le modalità previste dalla nota MIUR n. 12228 del 29 agosto 2016, entro il 31 agosto 2017, precisando, che le somme non rendicontate, e le somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili, sono recuperate a valere sulle risorse disponibili sulla Carta con l’erogazione riferita all’anno scolastico successivo. (…)”.
Questo significa che non fruire del bonus formativo del primo anno, determinerà la sottrazione del medesimo importo dalla card dell’anno scolastico 2017/18.
“Tali importi, saranno poi successivamente comunicati alla società Sogei, per essere scalati dall’emissione del prossimo bonus docenti nel successivo anno scolastico”, spiegano sempre dal palazzo bianco di Viale Trastevere.
Quindi, tutti i docenti che non hanno fruito del bonus dello scorso anno scolastico, farebbero bene ad effettuare la spesa nelle prossime settimane. Anche perché, lo ricordiamo, i soldi della card possono risultare davvero preziosi per usufruire, a spese dello Stato, di quell’aggiornamento professionale che nel frattempo è diventato obbligatorio.
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