La Tecnica della Scuola lo aveva detto: la fruizione del bonus da 500 per l’aggiornamento professionale ha coinvolto un numero non altissimo di docenti.
A confermarlo è stata La Repubblica, che ha pubblicato un articolo contenenti tutti i numeri ufficiali (fonte Miur), aggiornati al 23 maggio scorso, sulla “card” da 500 euro introdotta quest’anno per via esclusivamente telematica.
Ebbene, a registrarsi al cosiddetto “borsellino” elettronico nel corso dell’anno scolastico che si sta concludendo “sono stati 480.300 su una platea di 720.000 (pari al 66 per cento, esattamente due su tre)”.
Inoltre, “i buoni davvero usati sono stati 427.533: significa che 52.500 insegnanti si sono iscritti al servizio, ma non l’hanno utilizzato (perché non erano davvero motivati a farlo, per dimenticanza, perché ci sono stati diversi problemi tecnico-burocratici nel gestire la “card dei docenti”). Ancora, su un plafond di 381 milioni di euro, ne sono stati spesi 229 milioni (il 60 per cento, ecco, due docenti su tre)”.
Insomma, due docenti su tre ancora devono fornirsi del cosiddetto Spid, l’identità digitale personalizzata. E chi lo ha fatto, in non pochi casi non ha ancora utilizzato l’intero plafond dei 500 euro messi a disposizione.
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Sempre La Repubblica si sofferma sul “come” la card è stata utilizzata. Appare curioso che “le prime tre voci di spesa scelte” siano “le stesse, sia per gli acquisti in negozio che per quelli online: hardware (la parte fissa di un pc, per esempio, ma anche le sue memorie), quindi libri e corsi di aggiornamento”.
Sembrano invece quasi definitivamente archiviati i problemi più frequenti che si erano verificati a causa delle “difficoltà di accesso alla piattaforma (ministeriale ndr) da parte dei 32.800 esercenti aderenti (11.300 rivenditori di hardware e software, 11.000 per la formazione e l’aggiornamento, 5.670 librerie, quindi 1.100 teatri e 1.049 musei)”.
Il quotidiano ricorda che “ancora a febbraio 2017 la copertura di cinema e teatri era attorno al 50 per cento e le librerie accreditate una ogni tre. È accaduto che diversi docenti che avevano creato in via informatica i singoli buoni, poi se li sono visti respingere dall’esercente indicato e che, dall’altro lato, alcuni negozianti che avevano accettato i buoni non sono poi riusciti a farseli rimborsare dall’amministrazione”.
Intanto, per i docenti di ruolo arriva un’altra buona notizia: “la ministra Valeria Fedeli ha fatto sapere agli uffici tecnici che il sistema della “card dei docenti” andrà avanti anche per il prossimo anno scolastico”.
Si conferma in pieno quindi quanto annunciato dalla Tecnica della Scuola: i docenti che non hanno ancora speso i 500 euro di quest’anno e che non intendono farlo nemmeno entro il 31 agosto prossimo, potranno unire la somma a quella dell’a.s. 2017/18 arrivando ad avere a disposizione ben 1.000 euro tutte assieme.
Chi invece deve ancora spendere il bonus dell’anno scorso, anche in parte, deve obbligatoriamente farlo entro il 31 agosto 2017. In caso contrario, gli verrà decurtata la parte rimanente dall’importo del prossimo anno scolastico.
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