Personale

Carta del docente 500 euro, ci sono anche i soldi residui del 2015/2016

Abbiamo scritto in precedenza, che la piattaforma dedicata alla carta docente 500 euro è stata riattivata lo scorso 19 dicembre, giorno in cui sono stati resi visibili anche le somme residue dello scorso anno scolastico. Tuttavia, alcuni insegnanti, fanno sapere che si sono trovati accreditati anche le cifre residue dell’anno scolastico 2015/2016.

Le cifre non spese del 2015/2016 e le spese inammissibili

I docenti che hanno segnalato tale sorpresa, riferiscono di leggere un messaggio nello “storico portafoglio” che dice: “L’importo totale è costituito da 500 euro decrementati delle eventuali spese inammissibili 2015/2016 e delle spese recuperate per sospensione del servizio ed incrementati dei residui degli anni precedenti. Per il solo anno scolastico 2016/2017 l’importo totale è costituito da 500 euro decrementati dell’importo autocertificato.

In realtà, tali somme sarebbero dovute arrivare con l’erogazione dell’anno scolastico 2017/2018, quindi non si capisce perché alcuni insegnanti abbiano ricevuto questo “regalo” proprio adesso.

Tuttavia, è bene sottolineare, che se alcuni hanno trovato le spese residue 2015/2016, altri invece hanno si sono visti decurtati le cifre relative alle spese inammissibili, in linea con il messaggio precedente.
Quindi, il consiglio che diamo a tutti gli insegnanti è quello di controllare bene il proprio profilo su Carta del docente e verificare tali ammanchi o rimborsi dell’anno scolastico 2015/2016.

Sistema in tilt e panico per i codici SPID

E poi ci sono docenti che, a distanza di quasi 48 ore, ancora non riescono ad accedere alla piattaforma e verificare gli importi desiderati. Addirittura, fra la serata del 19 e il 20 dicembre, molti non riuscivano ad ottenere i codici per lo SPID. Ma in generale, ancora una volta, il sistema è andato sovraccarico più volte e per diverse ore l’accesso non era consentito.

Il Pdf con tutte le risposte

Non mancano i dubbi in merito alla carta docente, che a distanza di quasi 2 anni ancora non hanno chiari tutti i passaggi.
Per fornire una risposta ai dubbi sulla fruizione del bonus annuale sull’aggiornamento docenti, il Miur ha creato un file in formato pdf, composto da ben 15 pagine, collocato all’interno del portale creato appositamente per illustrare le opportunità offerte dalla carta docente: leggendolo, scorrendo i vari quesiti, i circa 750mila insegnanti interessati a come fruire dei 500 euro potranno sicuramente trovare delle risposte utili anche a loro.

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Puoi seguire i nostri corsi (CLICCA QUI) spendendo il tuo bonus ministeriale. La CASA EDITRICE LA TECNICA DELLA SCUOLA infatti è ente accreditato dal Miur per la formazione del personale della scuola ai sensi della direttiva ministeriale n. 170/2016.

Per quest’anno l’importo del bonus resta lo stesso: 500 euro che saranno assegnati attraverso un ‘borsellino elettronico’. L’applicazione web “Carta del Docente” è disponibile all’indirizzo cartadeldocente.istruzione.it. Attraverso l’applicazione è possibile effettuare acquisti presso gli esercenti ed enti accreditati.

Ogni docente, utilizzando l’applicazione, potrà generare direttamente dei “Buoni di spesa” per:

  • libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
  • hardware e software;
  • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
  • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
  • titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015 (Buona Scuola).

 

Fabrizio De Angelis

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