Prenderanno il via mercoledì 15 giugno, nelle Commissioni Istruzione e Affari costituzionali del Senato, le votazioni congiunte sugli emendamenti al decreto legge 36 collocato nel “pacchetto” Pnrr: il voto, previsto in un primo tempo per il 14 giugno, è slittato di un giorno perché sarebbero ancora in corso riunioni di maggioranza per fare una sintesi sui diversi temi.
Il disaccordo, in seno al Governo, riguarda proprio le novità sul reclutamento e formazione degli insegnanti.
“Per quanto riguarda il tema della scuola, oggetto della riunione di oggi, ancora non è stato trovato un punto d’incontro su tutti gli aspetti”, scrive l’Ansa.
Sembra che alla base dei problemi via sia uno scarso supporto del ministero dell’Economia per evitare i tagli ai docenti, 9.600 cattedre di potenziamento dal 2026, e allargare la platea dei beneficiari della formazione con indennità prevista per chi aderirà ai corsi sulla didattica innovativa.
C’è però una buona notizia per oltre 650mila docenti di ruolo: un punto d’intesa, con le relative “coperture”, riguarda la carta del docente.
“Secondo quanto si apprende, i senatori avrebbero raccolto la disponibilità da parte del Mef a non toccare le risorse, che quindi resterebbero come sono oggi”, pari a 500 euro l’anno.
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