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Carta Docente anche per precari? L’ipotesi contenuta nella bozza del Dl Salva Infrazioni – PDF

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Importanti novità per i docenti precari all’interno della bozza del decreto legge Salva Infrazioni, riportata da ItaliaOggi, che contiene disposizioni urgenti per il tempestivo adeguamento statale agli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea. Si tratta di obblighi specifici di cui alla normativa UE, quali appunto il superamento di procedure di infrazione e di contestazioni, ovvero atti normativi e amministrativi, non pienamente conformi al diritto dell’UE.

L’articolo 15 tratta il tema della carta del docente. Ecco cosa si legge nella norma: “All’articolo 1, comma 121, primo periodo, della legge 13 luglio 2015, n. 107, la cosiddetta Buona Scuola, dopo le parole: «del docente di ruolo», sono aggiunte le parole: «e del docente con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile» e, al secondo periodo, dopo le parole: «dell’importo nominale» è aggiunta la parola: «massimo»”.

Il testo che potrà essere modificato

Ecco cosa dice l’articolo 121 della suddetta legge: “Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, e’ istituita, nel rispetto del limite di spesa di cui al comma 123, la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La Carta, dell’importo nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico, puo’ essere utilizzata per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attivita’ di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonche’ per iniziative coerenti con le attivita’ individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui al comma 124. La somma di cui alla Carta non costituisce retribuzione accessoria ne’ reddito imponibile”.

Numerosi ricorsi

La questione della Carta del docente anche per gli insegnanti precari è stata più volte analizzata dalla Tecnica della Scuola. Come si ricorda, la Carta elettronica da 500 euro spetta anche ai docenti precari, come conferma anche la Corte di Giustizia europea. Nei limiti della prescrizione quinquennale, tutti i docenti che hanno prestato servizio con contratto a tempo determinato (incarico annuale o fino al termine delle attività didattiche) negli ultimi cinque anni hanno la possibilità di rivolgersi al giudice del lavoro, per rivendicare la corresponsione del bonus di 500 euro annui.

Sono stati molti i docenti precari che hanno fatto ricorso per ottenere la carta del docente: qualche mese fa una docente precaria, assistita dall’avvocato Dino Caudullo, ha vinto il suo ricorso al Ministero, che adesso dovrà risarcirla per 3500 euro.

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