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Carta docente, Fensir: “Il Mim necessita di una lezione di Ed. Civica. Le sentenze passate in giudicato vanno rispettate”

Amara sorpresa per un migliaio di docenti destinatari del pronunciamento della Sentenza del Consiglio di Stato del 16 marzo 2022: la carta docente non è attiva!

“Siamo amareggiati e indignati” riferisce Giuseppe Favilla. “Personalmente ho partecipato al ricorso del 2015 che ha annullato l’applicazione di quanto previsto dalla legge 107/2015 e dei successivi decreti attuativi della Carta elettronica del docente. A marzo 2022 a ricorso ormai considerato perso su tutti i fronti essendo trascorsi ben sette anni riceviamo comunicazione del successo ottenuto. Dopo qualche mese veniva aperto il sistema ai 1016 ricorrenti che hanno ottenuto tutti gli arretrati fino all’anno scolastico 2022/23 e ad ottobre il beneficio della carta dei 500 euro. Sembrava ormai tutto risolto e invece oggi ci ritroviamo punto e a capo: nella stessa e medesima condizione di chi non ha fatto alcun ricorso. Il Ministro Valditara dovrebbe includere nelle linee guida per l’Educazione Civica anche il principio del rispetto delle sentenze e della magistratura fattivamente e attivamente operarsi affinché venga rispettato il diritto riconosciuto in sentenza. Ad oggi oltre ai 1016 ricorrenti del 2015 migliaia di docenti con contratti al 31 agosto, al 30 giugno e incaricati di religione, che hanno ottenuto giustizia e sentenze passate in giudicato non possono godere del beneficio loro riconosciuto. Il MIM necessita di una lezione di educazione civica: le sentenze vanno rispettate!” Conclude Favilla.

La Fensir, con i propri legali, sta valutando un ulteriore ricorso e messa in mora del Ministero guidato dal prof. Valditara richiedendo i danni derivanti dalla mancata erogazione. Molti docenti, convinti della continuità dell’erogazione avevano accantonato il bonus 2023-24 per poterlo usufruire nel corrente anno scolastico, da ieri però l’amara sorpresa. Si invita nel frattempo ad inviare una diffida alle PEC del ministero e all’email indicata dal dipartimento per la formazione.

La Fensir continuerà a procedere con ricorsi assolutamente gratuiti per il riconoscimento del diritto permanente della carta del docente. Scrivi a ricorsi@fensir.it oppure collegati alla pagina ricorsi.

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