Facendo seguito alle sollecitazioni di vari docenti precari che avevano letto su questa testata le “istruzioni per ottenere l’accredito della carta docente” una volta vinta la causa, va rilevato che le rassicurazioni del Ministero non trovano riscontro nella realtà dei fatti.
Sul sito del Ministero, già dal giugno 2023, compare un annuncio che invita i docenti che hanno ottenuto una sentenza favorevole, ad inviarla alla Direzione Generale del personale della scuola “dgpersonalescuola@postacert.istruzione.it” , indicando il proprio codice fiscale e le annualità riconosciute.
Nell’annuncio si precisa che “il Ministero dell’Istruzione e del Merito, una volta esaminata la richiesta, la inoltrerà a Sogei[1] che provvederà ad accreditare sul borsellino elettronico le annualità dovute al docente”.
Leggendo l’annuncio, sembrerebbe che nel giro di qualche giorno il docente potrà vedersi accreditato “nel borsellino elettronico” il bonus riconosciutogli con sentenza definitiva.
Sul sito non è precisato quanto tempo occorre al Ministero per “esaminare la richiesta”, né quanto tempo impiegherà il Ministero per inoltrarla a Sogei e tanto meno entro quanto tempo la Sogei provvederà ad accreditare sul borsellino elettronico le annualità dovute al docente.
Fatto sta che – nonostante siano trascorsi ormai 9 mesi (diciamo il tempo per far nascere un bambino)- dal Ministero non sono ancora riusciti a partorire gli accrediti promessi.
La realtà dei fatti sta dimostrando che le promesse del Ministro assomigliano tanto a quelle dei marinai cantati da Dalla e De Gregori.
E i precari si sentono presi in giro dagli annunci del Ministero che promette l’accredito senza mai erogarlo.
[1] La Sogei è la Società incaricata di gestire la piattaforma informatica per generare il bonus.
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