Spero che il vergognoso trattamento da me subito serva a smascherare l’arroganza e il pressappochismo di chi ha predisposto il meccanismo della Carta del docente, a partire dai tecnici del MIUR e di SOGEI.
Questo è quanto: scopro a fine dicembre che la somma di 500€ del 2017/18 è decurtata di circa 139€ per “spese inammissibili” sostenute nel 2015/16, quando il bonus ci era stato accreditato sullo stipendio e avevamo dovuto presentare, tramite le segreterie scolastiche, la rendicontazione delle spese effettuate per giustificare ex post il bonus ricevuto.
La mia rendicontazione, supportata da relativi scontrini e ricevute, eccedeva addirittura l’importo del bonus ricevuto: d’accordo con la mia segreteria, mi sembrava la cosa più sensata presentare una spesa eccedente. Ecco quanto avevo presentato:
Tutte le mie spese rientravano a pieno titolo nelle categorie ammesse (unica incertezza: l’acquisto di un antivirus per il pc, che avevo comunque aggiunto alla voce hardware e software).
Dal “Service desk” (non sia mai a usare l’italiano!) del Miur si giustificano che la Sogei – incaricata di elaborare il sito Carta docente – non ha previsto la possibilità di vedere nei dettagli quali siano le spese giudicate inammissibili: dunque non posso sapere a che cosa si riferiscono i 139 € sottratti quest’anno!
Mi hanno anche inviato – alla mia obiezione (“se hanno fatto questo calcolo, ci sarà qualcuno che conosce e giudica ogni ricevuta presentata”) – la seguente comunicazione:
“OGGETTO: Risposta alla richiesta di assistenza n° 7733171
Egr. Sig. DOCENTE,
Facendo seguito alla segnalazione da Lei effettuata al Service Desk, che riportiamo sinteticamente:
SPESE INAMMIS 139.41 2017
L`UTENTE CONTESTA LA SOMMA IN SPESE INAMMISSIBILI E CHIEDE A COSA FACCIANO RIFERIMENTO
Desideriamo fornirLe le informazioni che seguono:
SI INFORMA CHE I DATI PROPOSTI NON SONO RETTIFICABILI.
NEL CASO IN CUI SI RITENGA CHE TALI VALORI NON SIANO CORRETTI SI INVITA LUTENTE A CONTATTARE GLI UFFICI COMPETENTI“.
Mi sembra un comportamento vergognoso e assolutamente irrispettoso nei confronti della nostra categoria.
Mi piacerebbe sapere quanti hanno subito un trattamento simile, così da predisporre e inviare una richiesta di chiarimenti al MIUR.
Corinna Bottiglieri
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