Nella giornata del 2 agosto la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la conversione in legge del “decreto salva infrazioni”.
Il provvedimento contiene due misure importanti per la scuola.
Un di queste riguarda la carta del docente che viene estesa al personale supplente assunto fino al 31 agosto, ma solo per l’anno 2023.
La seconda misura riguarda il riconoscimento integrale degli anni “pre-ruolo” ai fini della ricostruzione di carriera del personale docente e Ata.
Già in precedenza, però, le organizzazioni sindacali si erano mostrate poco entusiaste; scriveva per esempio Flc-Cgil: “Le misure introdotte dalla norma rischiano di introdurre ulteriori differenziazioni tra lavoratori e aprire così la strada ad un nuovo contenzioso legale. Infatti, dal riconoscimento dei 500 euro della “card docenti” restano ancora esclusi i circa 130mila docenti con contratto di supplenza fino al 30 giugno, il personale educativo e tutto il personale ATA”.
“Inoltre – sottolineava il sindacato di Gianna Fracassi- la novità del riconoscimento integrale del servizio pre-ruolo ai fini della ricostruzione di carriera per i lavoratori si applica, nel caso della scuola, solo ai neo immessi in ruolo a partire dal prossimo anno scolastico, lasciando escluso tutto il personale precedentemente assunto”.
“Senza contare – concludeva la Flc – che, per gran parte dei docenti della scuola e dell’Afam, la nuova modalità di calcolo dei giorni di servizio pre-ruolo risulterà penalizzante, perché con la modifica introdotta dal decreto, da 180 giorni a 360 per la validità dell’anno di servizio, c’è il rischio reale di vedersi drasticamente ridotti gli anni ritenuti validi ai fini della carriera”.
Nei prossimi giorni il provvedimento verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore.
Per poter ottenere la carta del docente, i supplenti annuali del 2022/23 dovranno però attendere ancora che il Ministero fornisca disposizioni applicative.