Per Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, il rientro a scuola degli studenti ha rallentato il processo di vaccinazione.
ha dichiarato infatti che il rientro in presenza ha prodotto un effetto boomerang, perché molti ragazzi – infettandosi – hanno saltato gli appuntamenti vaccinali, portando a una lieve flessione delle vaccinazioni nella fascia di età 5-11.
Ma dalle sue parole si capisce pure che la scuola sarebbe stata una fonte di infezione, visto che tanti ragazzi, contagiandosi, non hanno potuto effettuare le somministrazioni di vaccino.
“La nostra idea – ha detto ad askanews– era quella di non rientrare in presenza per due settimane e potenziare le vaccinazioni nella fascia 5-11 anni che, non solo non si è impennata come previsto ma addirittura adesso sta risentendo di un effetto boomerang, visto che tanti bambini che sono in quarantena stanno saltando gli appuntamenti vaccinali. Il paradosso è che la curva dei nuovi vaccinati nella fascia 5-11 anni, proprio quando doveva aumentare, è ora in lieve flessione. Questa era la nostra idea, ma evidente che l’idea politica del governo era mantenere la scuola aperta. Ma una cosa è quello che si definisce sulla carta e quello che invece accade nel mondo reale”.
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