Come riporta Ansa, crescono in Italia i casi di Covid-19: nell’ultima settimana sono stati 60.556 gli italiani colpiti dall’infezione, con un’incidenza di 103 casi ogni 100 mila abitanti, in crescita di quasi il 10% rispetto alla settimana precedente, quando si attestava a 94 casi ogni 100 mila. Cresce anche l’indice di trasmissibilità (Rt) passato da 0,80 della scorsa settimana a 0,96 di quella attuale; l’indice rimane comunque sotto la soglia epidemica.
Alla luce di questa situazione, la virologa Ilaria Capua ha scritto un articolo pubblicato su Il Corriere della Sera in cui ha fatto alcune raccomandazioni che riguardano anche la scuola. “Non voglio convincervi che bisogna rimettere le mascherine ma a portarsele dietro sì. Possono capitare situazioni imbarazzanti nelle quali si è seduti vicino a persone che tossiscono o mostrano sintomi di una infezione respiratoria, per esempio in treno o in aereo oppure in altri luoghi chiusi e affollati. E così non ci mangiamo le mani per non avere portato con noi una protezione”, ha esordito.
“E poi un consiglio semplice, visto che ahimè questo inverno sarà probabilmente il più caldo mai registrato: apriamo le finestre per piacere. Basta poco — anche aprirle 4 dita per permettere all’aria di muoversi e soprattutto di ricambiarsi. Questo vale non solo per i raduni e le libagioni natalizie ma ovunque. A scuola, in palestra, in ufficio ma anche in auto quando si viaggia con persone che non appartengono al nucleo familiare”, ha aggiunto.
Bisogna però considerare che questo non sarà possibile nelle zone più fredde: come abbiamo scritto, in alcune scuole del Nord Italia nelle classi c’è praticamente il gelo, a causa di problemi con i riscaldamenti. Capua ha concluso così: “Farsi un tampone, e conoscere la causa di quell’infezione, è importante per chi si ammala e deve essere una informazione disponibile al medico di famiglia che lo inserirà nella storia clinica del paziente. Inoltre, essere consapevoli e non portare in giro l’infezione è un esercizio di responsabilità civile che conosciamo: mi sembrerebbe del tutto inopportuno dimenticarsene proprio adesso”.
È stata pubblicata venerdì 8 settembre, una nuova circolare Covid dal Ministero della Salute a firma del direttore della prevenzione Francesco Vaia.
Per quanto riguarda la scuola, ecco una serie di domande e risposte direttamente dal Ministero della Salute.
Ci sono prescrizioni per il nuovo anno scolastico?
Nessuna prescrizione. Caduto l’obbligo di mascherina, niente più distanziamento tra i banchi né tantomeno obbligo vaccinale per insegnanti e personale scolastico.
Se si è positivi si può andare al lavoro o a scuola?
In entrambi i casi è decaduto l’obbligo di isolamento, quindi in teoria i positivi possono andare al lavoro o a scuola, ma come per qualsiasi altra malattia contagiosa la raccomandazione è di rimanere a casa. E il certificato del medico curante, sulla scorta del tampone positivo, giustifica l’assenza.
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