La risposta fornita dalla ministra Lucia Azzolina al question time del 29 gennaio mette probabilmente un punto fermo sulla vicenda della professoressa palermitana Rosa Maria Dell’Aria sospesa dal servizio per 15 giorni con l’accusa di non aver vigilato adeguatamente su una ricerca in cui i suoi studenti paragonavano le leggi razziali ai decreti sicurezza volute dall’allora Ministro Matteo Salvini.
All’interrogazione di Nicola Fratoianni (LEU), Lucia Azzolina ha risposto facendo riferimento alla normativa in vigore e ha sottolineato che in nessun modo e in nessun caso un Ministro o un altro componente dell’esecutivo può avocare a sè il prosieguo o la conslusione di procedimento avviato in sede amministrativa.
L’unica strada – ha aggiunto – è che sia lo stesso organo che ha inflitto la sanzione ad intervenire in autotutela per revocare il provvedimento già assunto.
La Ministra ha parlato chiaramente di una sanzione sproporzionata ma ha anche aggiunto che gli uffici romani non possono fare nulla; ci si deve affidare alla giustizia ordinaria – ha detto ancora ancora Azzolina – oppure allo stesso direttore regionale, incarico che – al momento – risulta ancora scoperto.
Peraltro – ci scusiamo per l’autocitazione – è esattamente ciò che la nostra testata aveva sostenuto fin da subito.
Tanto che ci aveva sorpresi non poco un commento che l’allora sottosegretario Salvatore Giuliano aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook.
La Ministra ha comunque concluso affermando che è a buon punto la procedura per la nomina del direttore regionale della Sicilia, nomina che, in tal modo, dovrebbe servire per mettere fine ad una vicenda iniziata proprio un anno fa con un’ispezione presso la scuola dove insegna la professoressa Dell’Aria.
A maggio la docente era stata sospesa dal servizio e a quel punto erano scoppiate le polemiche.
Poco meno di 200mila persone avevano sottoscritto una petizione promossa dall’USB per chiedere la revoca del provvedimento.
Persino Matteo Salvini, all’epoca Ministro dell’Interno, aveva incontrato la professoressa Dell’Aria quando ancora stava scontando la sospensione e si era augurato che l’insegnante potesse tornare presto scuola.
A settembre la viceministra Ascani aveva garantito che la vicenda della “ingiusta punizione” si sarebbe chiusa in tempi rapidi.
Adesso, a fine gennaio, la ministra Azzolina spiega però di non poter fare nulla e di aspettarsi la soluzione della vicenda dal nuovo direttore regionale della Sicilia.
I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…
Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…
L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…
“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…