A Torino scoppia il “caso Gioberti”, lo storico liceo classico del capoluogo piemontese dove avevano studiato Piero Gobetti, Leone Ginzburg, Gianni Vattimo e tanti altri intellettuali torinesi.
In questi giorni il liceo è nell’occhio del ciclone per due questioni diverse, legate però entrambe alle decisioni del dirigente scolastico che fino a pochissimi anni fa, quando era ancora docente, ricopriva l’incarico di segretario regionale di un importante sindacato confederale.
La prima polemica, che covava sotto la cenere già da qualche settimana, riguarda la possibilità che gli studenti che il mese scorso avevano boicottato i test Invalsi vengano sanzionati con il 7 in condotta. Stando alle informazioni che abbiamo raccolto, i consigli di classe coinvolti avrebbero però deciso di soprassedere, ma resta il fatto che la proposta del dirigente c’è stata.
La seconda questione riguarda invece la convocazione degli scrutini, uno dei quali (e precisamente quello della classe IV G) è stato fissato dal dirigente scolastico per le ore 9,30 di domenica 14 giugno, come risulta dalla circolare interna n. 3270 in nostro possesso.
La vicenda ha già fatto il giro della rete ed è oggi nelle pagine torinesi di quotidiani nazionali e sta riscaldando gli animi dei docenti più direttamente coinvolti.
I Cobas di Torino sottolineano che il caso del Gioberti è forse il più clamoroso ma non certamente l’unico e infatti hanno già inviato tre diffide ad altrettanti dirigenti scolastici della città che hanno deciso di convocare gli scrutini nella giornata festiva.
Anche la CUB Scuola sta protestando e proprio per domenica mattina ha organizzato un sit-in (con colazione compresa visto l’orario) davanti alla scuola.
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