Promuovere l’educazione allo sviluppo sostenibile attraverso il mondo della scuola: sono questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa firmato il 14 ottobre da Giuseppe Castiglione, presidente dell’Upi, Unione Province d’Italia, e presidente della Provincia di Catania, e dal prof. Gino De Vecchis, presidente dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia. “L’Unione delle Province d’Italia e l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia – si legge nell’accordo – alla luce dei ruoli ricoperti negli specifici ambiti d’intervento, nel riconoscimento dell’esistenza di ampie convergenze culturali, didattiche e scientifiche, intendono avviare una collaborazione che possa contribuire a stimolare la realizzazione di progetti comuni, a favorire processi di formazione didattica e scientifica e a diffondere informazioni e approfondimenti sul territorio”.
A livello pratico l’accordo prevede la diffusione dell’educazione allo sviluppo sostenibile cercando di fare adottare alle scuole siciliane comportamenti tesi a favorire la valorizzazione, la tutela, la conoscenza e la comprensione dei territori, degli ambienti, delle culture, delle politiche turistiche. “Proprio per questo l’Upi e l’Aiig – ha commentato il presidente dell’Upi – si impegnano a promuovere un nuovo modello comportamentale mirato ad ottenere coscienze attente alla sostenibilità dell’ambiente di vita e delle
relazioni, nella scuola e nelle comunità locali, per uno scambio proficuo, anche tra culture diverse, di conoscenze e di valori”.
relazioni, nella scuola e nelle comunità locali, per uno scambio proficuo, anche tra culture diverse, di conoscenze e di valori”.
Per il presidente dell’Aiig l’occasione di instaurare una collaborazione con gli enti locali è fondamentale se si vuole “arricchire un patrimonio comune di documentazione: l’accordo metterà a disposizione dei soggetti coinvolti una serie di materiali, riviste e pubblicazioni finalizzati. Utilizzeremo inoltre i canali di comunicazione, partendo dall’utilizzo dei siti delle rispettive associazioni e arrivando – ha concluso De Vecchis – alla pubblicazione di materiale ‘ad hoc’”.