Per la giornata di oggi, 19 ottobre, il Dipartimento regionale siciliano della Protezione civile ha diramato un avviso di allerta meteo arancione relativo alla città di Catania. Ieri sera il sindaco etneo, Enrico Trantino, ha disposto la chiusura delle scuole cittadine di ogni ordine e grado.
“Non rischiamo”
Lo ha fatto con un post su Facebook, in cui ha scritto di “non voler rischiare”. E poi ha chiosato: “Questo non significa che i nostri ragazzi non possano dedicare la mattinata allo studio o alla lettura di un buon libro”. Da qui uno stuolo di commenti.
I commenti
Da chi reputa esagerata l’ordinanza, a chi invoca, e si tratta di membri del personale scolastico, la chiusura vera e propria delle scuole e non solo la sospensione delle attività didattiche. C’è anche chi, con ironia, ha scritto che i ragazzi non faranno certo quanto consigliato, ossia leggere libri. C’è anche chi invoca la chiusura delle Università, che il sabato ospitano molti corsisti dei corsi TFA sostegno. Ecco le reazioni:
“Tutti i ragazzi in età scolare ti stanno facendo i complimenti”.
“Mi trovo sempre in linea con tutto. Pero ci vuole un ordinanza di chiusura scuola. così non esclude al pericolo i ragazzi più grandi che sono pure pendolari e persino il personale scolastico! Un pericolo calamità è imprevedibile per tutti”.
“Quando ero piccolo io e andavo a scuola non esisteva né allerta meteo né tempesta, ci andavamo lo stesso… Ora tutti esperti di meteo”.
“Si ricordi che la scuola non è solo docenti e studenti, ma c’è tutto il personale che con la sospensione dell’attività didattica, dovrà mettersi per strada lo stesso”.
Come abbiamo scritto ieri, anche numerosi comuni della provincia di Napoli e Salerno hanno annunciato ieri la sospensione delle lezioni per il 19 ottobre. Tra questi figurano importanti centri come Pozzuoli, Torre del Greco e Castellammare di Stabia.
Scuole chiuse: cosa succede con le ore di lezione perse?
Quando la chiusura delle scuole è ordinata dal prefetto o dal sindaco a causa di gravi eventi meteorologici o calamità naturali, le ore di lezione perse non devono essere recuperate. Questo è quanto previsto dalla normativa, che tutela la sicurezza di studenti e personale scolastico in situazioni di emergenza.