I lettori ci scrivono

Cattedre vuote ma non assegnate ai docenti di ruolo

Egregia Ministra Lucia Azzolina, 
Egregia Vice Ministra Anna Ascani, 
Egregio Direttore Generale del Personale Scolastico Filippo Serra,

mi rivolgo a tutti Voi.
A tutti Voi che, pur essendo stati inondati in questi ultimi giorni da numerosissime email da noi docenti di ruolo, le avete cestinate senza alcuno scrupolo.
A tutti Voi che avete mostrato un evidente disinteresse nei confronti della classe docente, che tanto si è prodigata per concludere con dignità lo scorso anno scolastico, riuscendo a non fare fermare la scuola.
A tutti Voi che siete stati sordi davanti alla disperazione di madri e padri, costretti a lasciare i propri figli ed i propri cari per andare a lavorare a km di distanza, pur sapendo che la cattedra vicino casa era vuota.
A tutti Voi che avete deciso, volutamente, di ignorare il nostro grido di disperazione per agire in maniera celere, anche se a discapito della correttezza normativa. 
Purtroppo ormai i giochi sono fatti! La fatidica data del 20 settembre è stata superata e con essa sono andate via tutte le nostre speranze.
Io sono una privilegiata. Avevo richiesto l’Assegnazione Provvisoria per evitare di fare 80 km al giorno.
Dovrei stare zitta ed accettare con rassegnazione la NEGAZIONE dell’Assegnazione Provvisoria, tanto sono comunque a pochi km da casa. Eppure non ci riesco. Non ci riesco perchè c’erano ben 8 cattedre VUOTE nel mio comune di residenza, alcune addirittura disponibili già prima del 31 agosto, che mi sono state NEGATE  e sono state tutte assegnate ai docenti precari. Ma soprattutto non ci riesco dopo aver sentito tante storie strazianti di madri e padri che quest’anno erano sicuri di farcela, che almeno per quest’anno sarebbero potuti rimanere a casa, VISTE LE CENTINAIA DI CATTEDRE DISPONIBILI IN SICILIA, ed invece hanno visto calpestare i loro diritti, hanno visto sfumare il loro sogno, hanno visto le ‘loro’ cattedre andare in assegnazione ai precari delle GPS e sono stati costretti a fare le valigie e a raggiungere le loro sedi di titolarità situate a centinaia di km di distanza.
Ci tengo a dire che non ho nulla contro i precari. Sono docenti come noi e devono anche loro lavorare, ma nel rispetto delle regole e delle precedenze, che quest’anno non sono state rispettate, ma non per colpa loro.
Tutto ciò accade tra l’altro in un periodo in cui c’è una pandemia in corso e, dunque, sarebbe stato di buon senso limitare gli spostamenti dei docenti avendo tante cattedre disponibili e la possibilità di farli lavorare in Sicilia. 
Ripeto, sono una privilegiata.
Posso stare vicino ai miei figli, godermeli ogni giorno e vederli crescere.
Ma come faccio a spiegare loro, che in questi giorni hanno seguito la mia vicenda, che le Leggi dello Stato possono essere ‘interpretate’ arbitrariamente perchè ci sono DOCENTI DI SERIE A E DOCENTI DI SERIE B? 
Eh si, proprio così. Questa è la cosa che ci ha fatto arrabbiare ancora di più…siamo tutti dipendenti dallo stesso Ministero eppure ci sono stati ’figli e figliastri’.
Quest’anno NOI DOCENTI DI RUOLO ITALIANI NON ABBIAMO AVUTO TUTTI LO STESSO TRATTAMENTO!
I docenti del Veneto, della Lombardia, del Piemonte, delle Marche e di altre regioni italiane hanno visto scorrere le loro graduatorie e si sono visti assegnare le cattedre rimaste libere, così come è sempre stato fatto negli anni precedenti (vi invio in allegato le integrazioni pubblicate da alcuni di questi Ambiti Territoriali). Chi ci ha rimesso siamo stati noi docenti del sud. Noi della SICILIA. Noi docenti indispensabili al nord e forse per questo non ‘restituiti’ alle nostre terre.
Ma la cosa che davvero ci ha umiliati, Cari Signori, è stato il vostro silenzio. Nessuno di Voi si è degnato di risponderci, di darci una spiegazione. Siamo stati trattati nel peggiore dei modi dal Ministero dell’Istruzione e da tutti Voi che lo rappresentate e cioè SIAMO STATI IGNORATI. 
Nessuno è intervenuto in nostro favore. Come mai? Non ve ne siete accorti? Eravate troppo impegnati a dire che tutto andava bene a tal punto da non avere nemmeno il tempo di leggere le centinaia di segnalazioni che vi arrivavano? 
Siete ancora in tempo a chiedere scusa a noi docenti di ruolo. Ci sono docenti che ancora oggi controllano giornalmente il sito dell’Ufficio Scolastico della propria Provincia nella speranza di vedere realizzato il loro sogno, di leggere la parola ‘integrazione’, di avere riconosciuto un loro diritto. Si, ancora oggi che la data ultima è stata superata. Perchè all’ingiustizia non ci si rassegna!
DATE DISPOSIZIONE AGLI UFFICI SCOLASTICI DI RETTIFICARE ED INTEGRARE LE ASSEGNAZIONI.
La felicità e la serenità di centinaia di famiglie è nelle vostre mani. E poi eviterete di gettare Scuole ed Uffici Scolastici nel caos poichè sono già stati avviati centinaia di ricorsi…

Lilla Occhipinti

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