Il corpo docente italiano stigmatizza, in larga maggioranza, il comportamento della maestra Lavinia Flavia Cassaro, che il 22 febbraio, durante il corteo degli antagonisti contro CasaPound a Torino, ha augurato la morte alle forze dell’ordine schierate a difesa del comizio di Simone Di Stefano in un hotel del centro.
Non sembrano avere sortito alcun effetto, nemmeno le parole della docente, che ha ammesso di essersi lasciata andare. Di essere andata oltre. Anche se non si è scusata con le forze dell’ordine, contro la quale si è scagliata con frasi pesantissime.
“Non siamo tenuti a rispettare la disciplina fuori scuola”
C’è però anche chi la difende: “Solidarietà” all’insegnante indagata a Torino, viene espressa dal blog “Cattive Maestre”, espressione di “un gruppo di docenti di diversi ordini di scuola, precarie e di ruolo” creato nel 2015 “in aperta controtendenza alla riforma della Buona Scuola del governo Renzi”.
“Non siamo tenute a incarnare 24 ore su 24 e in ogni momento della nostra vita il ruolo del posto di lavoro né a rispettarne la disciplina. Dietro questo attacco alla professoressa – continuano dal blog – non c’è nessuna difesa dell’integrità della scuola”.
“Solo nuovo perbenismo e moralismo”
E ancora: “C’è solo la traccia di un nuovo perbenismo e moralismo che si fa strada nella società e che si intreccia con le pulsioni autoritarie di questa classe dirigente neoliberale”.
“Solidarietà all’insegnante torinese in piazza e nelle classi tutti i giorni contro ogni fascismo. Siamo tutte antifasciste, siamo tutte Cattive Maestre”, concludono le docenti anti-Buona Scuola.