Il 18 gennaio 2024 è stato siglato il rinnovo del CCNL scuola 2019-2021, un contratto che era scaduto il 31 dicembre 2021 ed ha visto la sua definizione ben oltre i due anni dopo la sua effettiva scadenza. Alcune norme del CCNL 2019-2021 non potranno essere applicate prima del prossimo maggio 2024, ovvero a distanza di 2 anni e mezzo dalla scadenza effettiva del suddetto contratto di lavoro. Nel frattempo la scuola è entrata già dall’1 gennaio 2022, cioè da 2 anni e tre mesi, in vacanza contrattuale in attesa che si possano aprire i tavoli di contrattazione per discutere sul CCNL scuola 2022-2024.
È necessario ricordare che per quanto riguarda il CCNL scuola 2022-2024, è stato già attribuito un anticipo di vacanza contrattuale. In applicazione del Decreto Legge n.145 del 18 ottobre 2023 che ha previsto, in via eccezionale, l’emolumento della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (indennità di vacanza contrattuale), nel mese di dicembre 2023, incrementato, a valere sul 2024, di un importo pari a 6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato.
Va specificato che per buona parte del 2022 e per tutto il 2023 si è entrati, in tutto il pubblico impiego e quindi anche per la scuola, in regime di vacanza contrattuale. Tenendo conto che nel 2023, l’inflazione ha raggiunto anche livelli vicini al 12% e che attualmente, con il marzo 2024, l’inflazione torna a salire, è stata disposta una indennità di vacanza contrattuale di 6,7 vole maggiore rispetto al valore percepito. Per pagare questo anticipo di vacanza contrattuale si è fatto utilizzo dei 2 miliardi di euro messi in legge di bilancio per il rinnovo dei contratti 2022-2024.
Un docente laureato della scuola secondaria di II grado in classe stipendiale 28, si è trovato in busta paga il seguente dato: 976/K78 ANTICIPO RINNOVO CCNL 2022 – 2024 – 829,19 Euro. Dividendo questo importo netto per 13 mensilità, il docente ha ricevuto per l’intero 2023, come vacanza contrattuale, circa 64 euro nette al mese.
Del CCNl scuola 2022-2024 non si ha notizia nemmeno di un atto di indirizzo, ma il Ministro Valditara ha recentemente parlato dell’intenzione di aprire il nuovo contratto con aumenti medi di almeno 160 euro lordi al mese. Nei primi giorni di marzo 2024, durante la presentazione del suo ultimo libro, a Roma “La scuola dei talenti“, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha toccato alcuni punti importanti per il mondo della scuola. In particolare ha annunciato un nuovo aumento contrattuale per docenti e Ata, di circa 160 euro
Qualche giorno dopo il rinnovo del CCNL scuola 2019-2021, la leader della FLC CGIL Gianna Fracassi, in un’intervista della testata della CGIL “Collettiva” specifica senza mezzi termini: “Nei prossimi giorni manderemo la disdetta per avviare l’iter per il rinnovo 2022-24 da cui ci aspettiamo risposte adeguate. Certamente quell’aumento del 5,78% stanziato in legge di bilancio per il 2022-24 non dà risposte adeguate neanche per il 2022, figuriamoci per il triennio. Oltre alla mancanza di risorse per il rinnovo, occorre ricordare che l’autonomia differenziata – licenziata in questi giorni dal Senato – oltre a smantellare il sistema nazionale di istruzione intende smontare anche il Ccnl”. La Segretaria Generale della FLC CGIL Nazionale aggiunge: “C’è un problema molto serio di esigibilità del contratto nel sistema pubblico. Si arriva ai rinnovi con ritardi ormai cronici. Le risorse vengono ormai collocate normalmente nella parte finale del triennio e così ti trovi a rincorrere perennemente, come i criceti nella ruota“.
Nonostante la leader della FLC CGIL abbia dichiarato, a fine gennaio 2024, che avrebbe mandato la disdetta per avviare l’iter per il rinnovo del CCNL scuola 2022-2024, a distanza di oltre 2 mesi nulla si è mosso realisticamente per avviare i tavoli della contrattazione. Il tempo scorre inesorabilmente ma dalle parti del MIM tutto tace su apertura contrattazione e c’è da sapere che quanto ricevuto come acconto di vacanza contrattuale verrà defalcato da qualsiasi accordo futuro per quanto riguarda gli arretrati. Dunque mentre i criceti continuano a girare nella ruota, il rischio è che si arriverà a scadenza di questo CCNL scuola, si entrerà in una doppia vacanza contrattuale, ovvero quella del 2025-2027, senza che si sia aperta una vera contrattazione.
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