CdM, in arrivo il decreto sulla scuola. I sindacati fanno pressing sui contenuti
Dopo l’approvazione delle misure a favore dei precari della PA, il Governo si concentra su altre urgenze. Tra cui figurano quelle della scuola. È in arrivo, infatti, un decreto ad hoc. All’interno del quale, però, al momento si dà per sicura solo la norma sui dirigenti scolastici che permetterà in alcune regioni, ad iniziare dalla Lombardia, di superare l’empasse derivante delle sentenze, anche definitive, che hanno imposto il rifacimento dei concorsi.
Sui contenuti del decreto per permettere il regolare avvio del nuovo anno scolastico ne sapremo sicuramente di più il 28 agosto. Giorno in cui è prevista un incontro informativo che il ministero dell’Istruzione ha organizzato con i sindacati rappresentativi. Ci sarà anche la Uil Scuola. Che, alla vigilia dell’incontro, mette le mani avanti. Suggerendo “tre temi concreti che in quel provvedimento dovranno trovare soluzione: personale inidoneo, Quota ’96 e l’organico funzionale. Per la scuola – continua il sindacato – occorre un piano di investimenti, che riequilibri il rapporto tra spesa per istruzione e spesa pubblica,spostando risorse da sprechi e privilegi e indirizzandole al sistema scolastico, come avviene in tutti i paesi europei”.
Il nodo da sciogliere, per tutte le questioni sollevate dal sindacato, rimane sempre quello dei finanziamenti. La partita, infatti, non è più politica. Ma strettamente legata alla mancanza di soluzione alternative che garantiscano allo Stato il risparmio di diverse centinaia di milioni di euro. E il tempo stringe. Anzi, almeno per inidonei e Quota 96 possiamo dire che siamo ormai in zona “Cesarini”, visto che l’anno scolastico è alle porte e i provvedimenti in corsa per la scuola sono didatticamente sconsigliabili per ovvi motivi.
In ogni caso, i sindacati non demordono. “Su tutte le questioni, contratto, precariato, sostegno all’innovazione – commenta il segretario generale Uil Scuola, Massimo Di Menna – ci attendiamo, insieme agli altri sindacati scuola, una convocazione da parte del Governo. Sarebbe davvero incomprensibile un ulteriore silenzio da parte dell’esecutivo”. Se dal Miur non dovessero arrivare delle risposte concrete è già in programma la mobilitazione della categoria. “Il prossimo 5 settembre – continua Di Menna – ci sarà una riunione di tutti i sindacati della scuola per una valutazione congiunta e per decidere, in assenza di risposte e di soluzioni dei problemi, iniziative di mobilitazione”. Non si tratta, tuttavia, di una protesta “scenica”. Ma di sostanza. “Rassicuriamo – conclude Di Menna – che resta escluso il primo giorno di lezione che deve svolgersi nella più ampia serenità e auspichiamo una responsabilità da parte del governo anche perché non è di un contrasto con tutto il mondo della scuola che il Governo e il Paese hanno bisogno”.
La Uil Scuola ha fornito, per l’occasione, una tabella riassuntiva sulla situazione delle nomine annuali al 1° settembre 2013, subito dopo le immissioni in ruolo. Questi i numeri dei posti disponibili:
14.161 i posti di insegnamento stabili su cui si faranno nomine con contratto precario annuale;
30.916 i posti di insegnamento in organico di fatto su cui si faranno nomine con contratto precario annuale;
3.620 i posti di organico disponibili per il personale amministrativo e tecnico coperti con contratti precari, in quanto non sono state , inspiegabilmente, autorizzate le immissioni in ruolo.