Il Tar della Campania lo scorso 6 febbraio aveva accolto il ricorso di alcuni aspiranti dirigenti scolastici esclusi dal concorso per non aver superato le prove scritte e conseguentemente non ammessi alla successiva prova orale.
Dopo quasi tre mesi e mezzo il Consiglio di Stato rigetta il ricorso in appello presentato dal Miur, confermando, di fatto, il blocco delle prove orali del concorso per dirigenti scolastici in Campania. Si ricorda che la Procura di Napoli sta indagando su un dirigente di un ufficio scolastico provinciale coinvolto nel concorso.
Le Fiamme Gialle, infatti, su disposizione della stessa Procura, hanno perquisito gli uffici presso il Provveditorato di Caserta, l’abitazione del dirigente e il suo ufficio presso il Ministero dell’istruzione a Roma, dove conservava un incarico. Inoltre da alcuni candidati casertani al concorso a Ds erano state sollevate diverse irregolarità riguardanti le incompatibilità per alcuni componenti della commissione esaminatrice. In particolare nelle denunce si riferiva di componenti di commissione referenti di un sindacato; di componenti che avevano fatto parte del comitato scientifico ed erano stati docenti di un corso di preparazione al concorso; di componenti che avevano svolto un master di preparazione al concorso dove tra i partecipanti al master ben nove candidati avevano superato le prove scritte del concorso. Dopo questo rigetto amministrativo l’udienza di merito rimane fissata per il 3/7/2013.
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