Il film dei record del 2023 diretto e interpretato da Paola Cortellesi,“C’è ancora domani”, vede la presenza, come co-protagonista di un’altra attrice romana: Emanuela Fanelli, nota per aver preso parte al programma di Rai2 “Una pezza di Lundini”. Quest’ultima, ex docente, ha parlato delle sue esperienze di vita in un’intervista a Il Messaggero.
Ecco le sue parole: “Quando facevo la maestra, e mi chiamavano Mela perché c’era un bambino che non riusciva a dire il mio nome, recitavo le mie cose in giro, ma non riuscivo a viverci. Fino a quando non mi sono buttata. Grazie ai bambini”.
“Giorno dopo giorno li vedevo così pieni di futuro che mi sono ritrovata a pensare al mio. E a quello che volevo essere. Dopo dieci anni con i bambini, non mi arrabbio mai”, ha aggiunto. Poco più di un anno fa ha raccontato a Il Corriere della Sera di aver iniziato a recitare grazie ad un suo docente: “Ho iniziato a studiare teatro al laboratorio del mio liceo. Lo frequentavano i fighetti e allora mi sono convinta. A quell’età si teme il giudizio altrui, ero contenta ‘facesse figo’. Il mio insegnante aveva una compagnia e ho cominciato a lavorare con lui. Non ho più smesso di fare spettacoli”.
E, sugli anni da docente: “Questo è il mestiere che ho amato di più. Non era il sogno, come la recitazione, ma mi è piaciuto tanto e mi ha aiutata come attrice. Con i bambini devi essere te stessa, ma metterti sempre in discussione. Sentono se stai facendo con loro qualcosa che a te non piace. Così il pubblico capisce se stai interpretando un ruolo che non è tuo. Sono ancora in contatto con tanti di loro, ormai sono grandicelli. È stato un periodo bello, molto stancante. Stavo tutto il giorno a scuola e la sera recitavo in teatro”.
La cantante Madame, 21 anni, il cui vero nome è Francesca Calearo, è una delle artiste più ascoltate degli ultimi anni. In un’intervista a Vanity Fair uscita lo scorso 17 ottobre, la cantautrice ha parlato dei suoi anni scuola e del mestiere che avrebbe voluto fare: l’insegnante.
Ecco le sue parole: “Non sapevo cosa avrei fatto nella vita. Mi piaceva l’idea di fare l’insegnante, ero al liceo psico-pedagogico perché ero appassionata di psicologia, pedagogia, antropologia, poi ho scoperto la psicanalisi e, insomma, mondi meravigliosi. E dato che avevo la fortuna di avere degli insegnanti molto brillanti, ho pensato che magari avevo anch’io quel tipo di vocazione”.
La Calearo ha anche detto la sua sul recente dibattito in merito alla possibile introduzione dell’educazione sessuale a scuola. Madame si è detta favorevole: “Sì, sarebbe meglio se la facessero a scuola. Ma non succede. Io ci ho messo del tempo a capire la differenza tra il sesso dei porno e quello reale”.
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