Le vacanze di Natale sono sempre tanto attese, dopo due mesi di scuola tutti noi siamo stanchi e abbiamo voglia di starcene a casa…sul divano a non far niente o viceversa voglia di stare con quelle persone che non vediamo da tempo.
Questa vacanza invece è forzata!
Siamo a casa …non per scelta …ma per una situazione nuova, di grande emergenza.. che desta paura, insicurezza, mista a incoscienza.
Non sappiamo se le misure prese sono eccessive, se sono poco efficaci, se sono state prese tardi, se si poteva fare qualcosa prima se è stato fatto il possibile o forse ancora l’impossibile …no.
Di fatto siamo a casa e non sappiamo se “l’ altro” con il quale abbiamo relazioni, magari a sua insaputa è stato a contatto con persone contagiate.
Per cui quello che possiamo e dobbiamo fare è rispettare le regole sacrosante che ci vengono impartite.
Provare a spiegare ai nostri bambini, quelli più piccoli, che il coronavirus si crede un bullo perché ha la corona, ma insieme possiamo togliergliela e togliergli i poteri,
e dire ai nostri ragazzi, quelli un po’ più grandi, e li comprendo, data la loro età, che per adesso è bene restare in casa, evitare di incontrarsi, perché è proprio in questo modo che si trasmette il virus.
Come insegnanti e genitori abbiamo l’obbligo di spiegarglielo.
Spiegare loro in che cosa consiste il distanziamento sociale e a che cosa serve.
È nostro il compito quello di educare! Non è facile. Lo so.
Si rischia di essere anacronistici, impopolari, di trovarci a discutere con i figli.
Bene, perfetto, significa che c’è dialogo, che ci stanno ad ascoltare.
Facciamo capire loro che è per il bene di tutti. Non ci arrendiamo.
Cerchiamo con loro il lato positivo in tutto ciò che sta accadendo.
Dopo potremo ripartire più forti di prima.
Io non so, se questo messaggio potrà arrivare a tutti i miei bambini, ai loro genitori e a quelli che oggi sono ormai ragazzi, direi quasi adulti..
Spero vivamente che via social, come un tam tam possa raggiungere tutti e tutte…
e come spesso ripeto in classe dico:
ognuno di noi è libero e può scegliere in coscienza, qualunque sia la nostra fede, ma non siamo mai liberi di non rispettare gli altri…
e poi…come diceva mia madre:
Forza e coraggio.. dopo Aprile viene Maggio!
Vi voglio bene
Maestra Sandra
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