Estero

Cellulari a scuola, dal 2024 saranno vietati in Olanda: imparare a usarli consapevolmente è proprio impossibile?

Ne parla oggi Il Post: dal 1 gennaio 2024 in tutte le scuole olandesi verrà introdotto il divieto di utilizzare dispositivi come smartphone, tablet o smartwatch nelle classi.

Non si tratta di una legge, continua Il Post, ma di un accordo tra il governo, i partiti e rappresentanti e associazioni del settore scolastico: tutte le scuole avranno tempo fino all’inizio del prossimo anno per concordare con insegnanti, genitori e studenti le modalità di applicazione del divieto, che comunque dovrà essere rispettato.

A fine anno un monitoraggio permetterà di valutare se gli effetti desiderati sono anche stati raggiunti.

L’accordo arriva dopo una discussione in parlamento che prosegue da alcuni mesi su come regolamentare il problema della distrazione degli studenti dovuta alla presenza degli smartphone in classe.

Il primo febbraio 2023, grazie ad una mozione dei deputati Peters e Beertema, il parlamento aveva avviato la discussione sul tema con rappresentanti di genitori, insegnanti ed esperti.

A seguito della discussione il Parlamento ha approvato un ordine del giorno dove sono espresse le motivazioni in base alle quali si chiede di intervenire:

  • gli smartphone sono stati progettati per catturare e mantenere l’attenzione e quindi creano dipendenza e sono praticamente impossibili da ignorare;
  • un essere umano non può essere multitasking e seguire adeguatamente l’istruzione con uno smartphone nelle vicinanze è di fatto impossibile;
  • sta emergendo un ampio consenso sociale sul fatto che gli che gli smartphone in classe sono altamente problematici.

Sono previste, ovviamente, delle eccezioni. Tra queste l’uso dei dispositivi per usi didattici, per esempio durante lezioni sulle competenze informatiche, o per motivi medici o legati a disturbi dell’apprendimento.

Il Post ricorda poi che nel 2018 in Francia era stata votata la legge per vietare l’uso di smartphone nelle classi e che in Finlandia è in corso un dibattito sull’eventualità di fare lo stesso.

In Italia se ne è discusso moltissimo. Tra gli ultimi interventi possiamo citare l’azione della ministra Fedeli e l’intervento del ministro Valditara che il 19 dicembre 2022 ha emanato la circolare n. 7190 che conferma il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni, trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, come già stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti del 1998 e dalla circolare ministeriale n. 30 del 2007.

Il punto di vista dello psicologo Matteo Lancini

In tutta onestà mi pare che gli interventi normativi che vietano l’uso dei device in classe siano non solo destinati a fallire ma siano anche ridicoli.

Questo è del resto il parere anche di Matteo Lancini che nel volume “Sii te stesso modo mio. Essere adolescenti nell’epoca della fragilità adulta” ha parole caustiche nei confronti di adulti che sono incapaci – loro – di smettere di guardare il loro smartphone ma credono che tutti i mali del mondo derivino dall’uso dello stesso da parte di adolescenti nella fascia d’età 14-19 anni.

Salvo ovviamente chiedere ai propri figli adolescenti di non spegnere mai il cellulare quando sono fuori casa così possono essere tracciati dai genitori.

Insomma, fa sorridere l’illusoria idea che l’attenzione degli studenti aumenterà se lo smartphone viene lasciato spento nello zaino.

Imparare ad utilizzarlo consapevolmente pare proprio così impossibile? Malgrado l’educazione alla cittadinanza digitale sia legge (art. 5 legge 92/2019)?

Aluisi Tosolini

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