Didattica

Cellulari in classe, quando la privacy del docente viene meno? Come ci si può difendere da violazioni?

Sono sempre più frequenti casi di violazione della privacy degli insegnanti causata dall’uso, in classe, di smartphone da parte degli studenti. Questi ultimi, volte, riprendono il docente per sbeffeggiarlo sui social: cosa può fare la vittima della violazione in questo caso? Ecco cosa c’è da sapere. VAI AL CORSO

La scuola, in qualità di pubblica amministrazione, è tenuta a rispettare due interessi primari, entrambi meritevoli di tutela da parte dell’ordinamento giuridico, che possono entrare in conflitto tra di loro: il diritto alla riservatezza e il principio di trasparenza amministrativa.

Si partirà dai principi fondamentali e dai principali riferimenti normativi che hanno ispirato le legislazioni nazionali in materia di tutela della riservatezza, con riferimento al “Codice della privacy“, e di obbligo alla trasparenza degli atti, cui ogni scuola, come ogni ente pubblico, deve porre massima attenzione.

Due interessi in conflitto

Si tratta di un tema molto complesso con cui i dirigenti scolastici e gli aspiranti tali sono destinati a confrontarsi. La scuola, infatti, in qualità di pubblica amministrazione, deve rispettare due interessi primari, entrambi meritevoli di tutela da parte dell’ordinamento giuridico, che possono entrare in conflitto tra di loro: il diritto alla riservatezza e il principio di trasparenza amministrativa. 

Le scuole, come tutti gli enti pubblici, devono quindi porre la massima attenzione nella scelta dei dati personali da utilizzare, nella redazione di atti e documenti soggetti a pubblicazione, ma nello stesso tempo consentire il rispetto della trasparenza, come peraltro contemplato nei Piani triennali per la prevenzione della corruzione e la trasparenza.

Quali basi giuridiche?

Le norme giuridiche di riferimento sono tante, dalla L. 241/1990 alle continue e aggiornate indicazioni del Garante della privacy. 

Oltre a conoscere i principi fondamentali che hanno ispirato le legislazioni nazionali in materia di tutela della riservatezza sui quali basare le attività e il trattamento dei dati a scuola è utile riflettere sulle tematiche connesse ad essi e, soprattutto, i rischi.

I dirigenti sono così chiamati a gestire il bilanciamento tra diritto alla trasparenza ed il diritto alla protezione dei dati personali. Tra i benefici della conoscenza approfondita di questi temi c’è senza dubbio il miglioramento dei processi organizzativi e dei servizi erogati, il consolidamento della consapevolezza del proprio ruolo per il personale con incarichi di responsabilità e l’introiezione di valori etici, che si traducono in comportamenti eticamente e giuridicamente adeguati.

Il corso

Su questi argomenti il corso Privacy e trasparenza in ambito scolasticoin programma dal 6 giugno, a cura di Gabriella Chisari.

Preparati con La Tecnica della Scuola

La Tecnica della Scuola, oltre a webinar, percorsi in e-learningcertificazionicorsi rivolti alle scuole organizza corsi di preparazione ai concorsi come il corso di preparazione al concorso Ds di 30 ore articolato in 8 moduli che affronta in modo esaustivo gli argomenti del programma dell’esame, destinato a docenti, aspiranti dirigenti e dirigenti in servizio.

I nostri webinar

Progettare e valutare le competenze trasversali

Come creare mappe interattive per le lezioni

Intelligenza artificiale al servizio dei docenti

Gestione della negatività in classe

GeoGebra 6 e la matematica. Livello avanzato

Il nuovo codice dei contratti pubblici: le principali novità

La governance dell’inclusione nella scuola dell’autonomia

Il progetto Next Generation Schools

Per gli istituti scolastici interessati, sono disponibili i percorsi formativi Next Generation Classrooms Next Generation Labs e il percorso di accompagnamento e supporto personalizzato Accompagnamento, co-progettazione e consulenza personalizzata per gli spazi della scuola nell’ambito del progetto Next Generation Schools in collaborazione con Casco Learning.

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Redazione

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