Nell’istituto tecnico Oriani di Faenza, (Ravenna), è stato aggiornato il regolamento di istituto dopo un mese di test in classe decidendo lo stop all’uso dei cellulari durante l’attività didattica, gli intervalli, i laboratori e anche la palestra.
Ora, al suono della campanella, l’inizio delle lezioni coincide quotidianamente con il deposito degli smartphone e degli altri apparecchi elettronici in apposite custodie, sorvegliate da docenti e alunni fino al termine della giornata.
L’istituto definisce le nuove norme, condivise dal dirigente scolastico, con tutta la platea dei docenti, come «una scelta fondamentale per il benessere e la salute degli
studenti, che rientra a pieno titolo nel regolamento della scuola nel contesto dell’autonomia didattica».
E ricorda i preoccupanti dati diffusi dall’Associazione Di.Te: oltre il 50% dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni manifesta importanti problemi nel ritagliarsi una pausa nell’esposizione alle nuove tecnologie, fino al punto da arrivare a controllare in media lo
smartphone più di 70 volte al giorno, con picchi sempre più crescenti, di 110. Così, dopo alcune sperimentazioni negli anni scorsi, quando la sospensiva aveva riguardo solo alcuni momenti dell’orario scolastico, da quest’anno il cellulare sarà utilizzabile solo ed esclusivamente per motivi didattici, su permesso dell’insegnante.
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