In questi giorni il ministro Valditara ha dato comunicazione definitiva in merito ad una problematica che in questi anni sta investendo e affliggendo il mondo della scuola.
Le sue prese di posizione spesso risultano drastiche e per nulla accomodanti, pertanto quasi mai sono accolte positivamente da tutti, ma denotano il suo costante interessamento verso la scuola e la sua evoluzione.
E in questi giorni è arrivata questa nuova disposizione che entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico: Valditara proibisce l’ uso del cellulare in classe dalla scuola primaria fino alla scuola media.
Soprattutto su quest’ ultimo punto è stato categorico, ribadendo ancora una volta che la sola presenza del cellulare nelle tasche dei ragazzi durante le ore di lezione li rende incapaci di concentrarsi e di prestare attenzione. Ha invece caldeggiato l’ uso del caro e vecchio diario, la necessità di ridar loro in mano una penna per scrivere.
Certamente ci sarà un’ alzata di scudi da parte di molti che vedranno al di là di queste restrizioni un intento politico, un sopruso che lede la libertà dei ragazzi. È il contrario, tutto questo ridarà più libertà ai ragazzi, non gliela toglierà!!!
In questi giorni il famoso professore di fisica Vincenzo Schettini ha riportato una frase di suo padre in merito all’ uso del cellulare “Ci hanno dato in mano un coso senza fornirci il libretto d’ istruzione”.
E non solo aggiungo io, non ci hanno detto che il giochino non è per tutti e che prima di una certa età va usato sotto il controllo dei genitori.
Mirella Rigamonti
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