Ancora censure nelle scuole degli Stati Uniti : in Florida sono tantissimi i libri che stanno finendo al macero per i più svariati motivi da quando al Governo dello Stato c’è Ron DeSantis, che ha assunto come consulente Chris Rufo, nemesi della “Critical race theory”, secondo cui il razzismo sistemico condiziona tutto negli Usa. Da qui il divieto dell’insegnamento dello schiavismo, per non turbare la coscienza degli studenti bianchi, ad esempio. Lo riporta La Repubblica.
Da qui la decisione di mettere al bando alcuni libri considerati non appropriati nelle scuole. In teoria si tratterebbe di quelli pornografici o strumento di indottrinamento, ma al macero sono finiti pure capolavori come “Arancia Meccanica” di Anthony Burgess, “Mattatoio n. 5” di Kurt Vonnegut e “Io so perché canta l’uccello in gabbia” di Maya Angelou.
Secondo i dati di Pen America rilanciati dal Washington Post, dal luglio 2021 a oggi nelle scuole della Florida sono stati rimossi dagli scaffali almeno 4.561 libri. Nell’anno scolastico 2023-2024, scrive Ansa, i provveditorati agli studi della Florida hanno rimosso dagli scaffali delle biblioteche scolastiche circa 700 libri, quasi il doppio rispetto all’anno precedente, secondo dati ufficiali del Dipartimento dell’Istruzione statale.
Le rimozioni sarebbero anche la conseguenza di una legge statale che autorizza i genitori o i residenti di un distretto scolastico di spingere per la rimozione di testi che “descrivono contenuti sessuali o siano “pornografici”. Secondo il governatore della Florida Ron DeSantis, il provvedimento “protegge bambini e ragazzi dall’indottrinamento” e da’ ai genitori “la capacita’ di opporsi a materiali inadatti ai propri figli”.
In alcuni distretti sono sparite le edizioni a fumetti del “Diario” di Anne Frank e “1984” di Orwell e la stessa fine hanno fatto una decina di libri di Stephen King.
Diversa l’opinione dello psicologo Paolo Crepet, che qualche giorno fa ha detto: “Se fossi un insegnante, mi baserei sui ragazzi che ho davanti e darei delle linee guida, consiglierei film tosti: tutto Kubrick. Mi piacerebbe moltissimo, in un liceo, far vedere ‘Lolita’, un archetipo nato dalla fantasia maschile, e proporre una discussione: guardando il film, come vi sentite? Oppure film violenti: ‘Arancia meccanica’, perché no? Un assoluto capolavoro. Tra i libri oserei Calvino o, più hard, Moravia”.
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