Categorie: Politica scolastica

Centemero: centralità degli studenti, non dei docenti

La scuola vista come un ammortizzatore sociale che si preoccupa di dare un occupazione ai docenti precari non è una scuola di qualità. Questo in sintesi il pensiero espresso dall’On. Centemero responsabile scuola di Forza Italia. Infatti il deputato forzista che, è bene ricordarlo, è persona di scuola in quanto ha insegnato per diversi anni  latino e greco nei licei classici, ed oggi è anche una dirigente scolastica, si aspetta dal governo proposte serie per offrire alle nostre studentesse e ai nostri studenti una scuola di qualità, al passo con quella dei loro coetanei europei.
Per raggiungere questo risultato, è l’opinione di Elena Centemero, bisogna partire da un punto fermo: al centro della scuola ci sono i giovani, non i docenti – anche se importanti – né i precari da stabilizzare. È chiaro che il deputato di Forza Italia resta critica sull’operazione dell’immissione in ruolo di 150 mila precari della scuola.
A tale proposito ci piacerebbe sapere dall’on. Centemero cosa ne pensa delle classi pollaio e dell’aumento di alunni per classe voluto dall’ ex ministro dell’Istruzione Gelmini.
Aumentare il numero di alunni per classe e creare le cosiddette classi pollaio è un modo corretto per mettere al centro della scuola i giovani? Se il Governo riducesse il numero di alunni per classe e creasse un organico veramente funzionale, quindi svincolato dalle briglie della legge Tremonti-Gelmini del 2008, probabilmente la centralità degli alunni e la stabilizzazione dei precari sarebbero la soluzione di uno stesso problema.
Il problema della scuola non sono certo le 150 mila immissioni in ruolo, criticate dalla Centemero, ma piuttosto la  dilagante frustrazione e demotivazione che vive quotidianamente  la categoria degli insegnanti. Malpagati, con un contratto scaduto da oltre 5 anni e non rinnovato dal 2007, costretti dalla legge Fornero a restare in servizio oltre i 66 anni di età, mortificati dall’opinione pubblica e sottoposti al pubblico ludibrio delle campagne infamanti dei fannulloni e dei nullafacenti, gli insegnanti si sentono emarginati da una politica trasversale che li ignora e li umilia.
Forse sarebbe ora di capire che una Buona Scuola deve mettere al centro gli insegnanti come avviene nel resto d’Europa. A testimonianza di ciò basterebbe vedere quanto guadagnano i docenti in Germania per capire di cosa stiamo parlando. La centralità degli alunni, come è giusto che sia, deve passare dal benessere economico e giuridico degli insegnanti, altrimenti il sistema non potrà mai funzionare.

Lucio Ficara

Articoli recenti

Supplenze tra due periodi interrotti da sospensione delle lezioni: quando spetta la conferma e quando la proroga del contratto

Il conferimento delle supplenze temporanee si attua mediante la stipula di contratti di lavoro a…

19/11/2024

L’erede al trono di Norvegia arrestato per stupro: né patriarca né straniero

Se il patriarcato non c’entra, ma c’entra il fenomeno degli stranieri che stanno arrivando in…

19/11/2024

Assenze del docente cavallo con il fine settimana, cosa c’è da sapere e vediamo quando la domenica va computata e quando invece no

Un nostro affezionato lettore, docente in un Istituto Comprensivo in cui vige la settimana corta,…

19/11/2024

Censure scuola, in Florida i genitori fanno rimuovere i libri: in tre anni banditi 4.561 testi come “Arancia Meccanica” e “1984”

Ancora censure nelle scuole degli Stati Uniti : in Florida sono tantissimi i libri che…

19/11/2024

Concorso docenti 2024, bando e requisiti per partecipare

Ormai manca poco all'attesissima pubblicazione del prossimo bando del concorso docenti 2024. Come ha già…

19/11/2024

Amici, collaboratrice scolastica del liceo di un allievo scrive Maria De Filippi: “Forse non mi credi, ma ci speravo più di lui”

Nella puntata del daytime di oggi, 19 novembre, del talent show Amici, in onda su…

19/11/2024