”Oggi, Giornata nera per le tasse, in cui gli italiani si trovano a pagare Tasi, Tari, Irpef, Irap, Iva e Imu, tengo a sottolineare che le scuole pubbliche paritarie sono sempre più in difficoltà e questo anche a causa di un diverso trattamento fiscale rispetto alle scuole statali”.
”Abbiamo presentato in materia due interrogazioni. Una riguarda la necessità di applicare agli istituti paritari lo stesso criterio di corresponsione del tributo Tares (ora Tari), rapportato al numero degli alunni, e lo stesso coefficiente per alunno, previsti per le scuole statali. L’altra è volta a sollecitare l’approvazione del decreto IMU, che introduce per gli enti non commerciali il parametro del costo medio per studente, stabilendo che, nel caso in cui questo parametro risulti inferiore ad una soglia fissata dal Miur, l’attività didattica non sia assoggettabile ad imposizione IMU (ora Tari). E’ bene che tutti tengano a mente che senza gli istituti paritari il sistema scolastico italiano rischia il collasso”.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…