“Periodicamente, il premier Renzi si ricorda della riforma della scuola e dei tempi necessari per farla entrare in vigore a settembre. Peccato che, a distanza di mesi dal lancio mediatico della ‘buon scuola’, ancora stiamo aspettando di sapere quali siano i reali contenuti del piano, al di là della serie infinita di generiche idee e intenzioni manifestate dal governo, e dove verranno trovate le risorse necessarie a realizzarlo”.
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“Finora, solo una cosa è chiara: più che sull’occupabilità degli studenti, sulla libertà di scelta educativa delle famiglie e sulla qualità dell’insegnamento, il governo è concentrato nel tentare di dare un senso all’enorme stabilizzazione di precari che ha deciso di varare”.