Abbiamo ascoltato, in un’intervista esclusiva alla nostra testata, le interessanti proposte politiche dell’On. Elena Centemero responsabile scuola di Forza Italia, su carta docente, potenziamento e titolarità su scuola.
Come pensa di risolvere la questione della chiamata diretta disposta dalla legge 107/2015.
La responsabile scuola di Forza Italia per la chiamata diretta propone una modifica della legge 107/2015, pensando di uniformare questo tipo di chiamata a dei criteri generali oggettivi nazionali del Miur di cui l’anzianità è anche uno degli elementi da tenere in conto, ma non è l’unico. Ma tale chiamata andrebbe riservata soltanto per i posti di potenziamento.
Cosa pensa della titolarità di ambito riservata a tutti i docenti?
È necessario restituire i docenti alla titolarità di scuola, lasciando solo al 10% dell’organico sull’autonomia, ovvero ai posti di potenziamento, la titolarità di ambito e la conseguente chiamata diretta. I docenti vanno assolutamente tranquillizzati e la loro titolarità va restituita alla scuola, bisogna rivedere la chiamata diretta.
Avete in mente una nuova riforma scolastica o ripartirete dalla Buona Scuola?
Io penso che noi dobbiamo sistemare la Buona Scuola, infatti la scuola non ha bisogno di altre riforme, ma di aggiustare il caos prodotto da alcuni aspetti della legge 107/2015. Come ho già detto, i docenti vanno assolutamente tranquillizzati e la loro titolarità va restituita alla scuola, bisogna rivedere la chiamata diretta, ma va anche tolto il bonus della carta docente e restituito ai docenti sotto forma di aumento stipendiale.
Il potenziamento ha creato anomalie di vario genere, pensate di affrontare questo problema?
Infatti i docenti assegnati alle scuole su potenziamento, spesso non sono nemmeno delle discipline richieste dalla scuola nel PTOF, in alcuni casi tali docenti vengono parcheggiati in sala insegnanti nell’attesa di una supplenza. L’utilizzazione dei docenti di potenziamento ha creato caos, infatti gli insegnanti vogliono insegnare le proprie discipline di cui sono titolari, non vogliono essere utilizzati per fare supplenze o altri compiti non sempre molto chiari. Ecco che si ritiene necessario, nel corso dei prossimi anni scolastici, fare transitare questi docenti su posti cattedra con titolarità su scuola.
Molti docenti e personale Ata sono preoccupati di non potere più lavorare a tempo determinato superati i 36 mesi di servizio. Come pensate di intervenire rispetto a tale legittima preoccupazione?
È molto semplice, abrogando il comma 131 della legge 107/2015. Fermo restando che sarà fatto di tutto per stabilizzare il personale precario.