“Nel DdL buona scuola, fatto di luci e ombre, c’è un errore di fondo: si parte dalla stabilizzazione in massa di precari per poi disegnare i percorsi formativi degli studenti mentre il procedimento dovrebbe essere inverso. Al centro della scuola, infatti, ci sono i ragazzi ed è dal servizio formativo che si intende offrire loro che dovrebbero scaturire le altre decisioni, comprese quelle sull’assunzione di docenti”. Lo ha detto a Uno Mattina la deputata e responsabile comunicazione di Forza Italia, Elena Centemero.
”A destare perplessità è anche l’impatto sui conti pubblici delle coperture finanziarie del DdL – ha proseguito – così come l’assenza di una vera carriera per gli insegnanti basata sul merito. Non condivido invece l’eccesso di polemiche sul ruolo del dirigente scolastico. Le istituzioni scolastiche hanno bisogno di una guida forte e i presidi, in questo senso, sono dei leader educativi”.
“La possibilità di individuare gli insegnanti più adatti ai bisogni formativi della scuola, se accompagnata da criteri chiari e da una seria valutazione del dirigente, non rende il preside uno sceriffo”, ha concluso.
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