E’ proprio vero che si immetteranno in ruolo 100 mila precari nell’anno scolastico 2015-16? Le Gae saranno davvero svuotate, come tanti vogliono far credere? Sarà rispettato il criterio della prima provincia per l’attribuzione della sede? Si potrà davvero realizzare un piano straordinario di mobilità nel prossimo anno scolastico? La Gilda Venezia fa chiarezza con un comunicato su questi controversi punti.
Secondo il sindacato “il MIUR ha dichiarato che più di 71 mila docenti o aspiranti tali hanno fatto domanda per l’inserimento nelle fasi b e c del piano assunzionale straordinario cantando vittoria. Che si immetteranno in ruolo 100 mila precari nell’anno scolastico 2015-16 è in ogni caso falso. La gran parte di chi ha fatto la richiesta nella graduatoria nazionale sarà stabilizzata, se sta coprendo un posto con supplenza al 30/6 o al 31/8, a partire dal 1 luglio o dal 1 settembre 2016. In settembre 2015 saranno messi in ruolo solo 40-45 mila docenti.”
Non è vero altresì che “il numero di domande spedite al ministero rappresenta una sconfitta dei sindacati che confidavano e spingevano per il boicottaggio. La Gilda degli Insegnanti, tra gli altri, non ha mai invitato i docenti a non partecipare alla fase delle domande. Ha solo posto in evidenza che, non facendo domanda nella fase b e c, per i primi inseriti in GAE la probabilità di essere assunti nella prossima tornata di assunzioni fatta con le regole tradizionali è e resterà molto alta. E, non ultimo, che tutti dovevano valutare il rischio del depennamento delle GaE in caso di sede lontana. Ma nessuno della Gilda ha dato certezze di fronte ad una legge oggettivamente farraginosa, complicata e sbagliata.”
E le famigerate Gae? Secondo il sindacato “le Gae continueranno ad esistere perchè il piano assunzionale del governo non consente in tempi brevi il loro reale svuotamento. Continuerà ad esistere ancora il precariato.”
Un altro interrogativo pressante è se saranno garantite le preferenze per la prima provincia scelta, tutelando i precari meridionali. Il sindacato sottolinea che a tal proposito che non sarà così: “La legge è chiara. Si va ad inserimento a pettine per punteggio partendo dalla graduatoria della prima provincia, se non si trova posto si passa alla seconda provincia, e così via.”
Il Miur, continua la Gilda Venezia, promette inoltre che si farà un piano straordinario di mobilità anche per coloro che saranno chiamati in ruolo dal 1 luglio o dal 1 settembre 2016. dimenticando però che: la mobilità è ancora di competenza esclusiva della contrattazione sindacale; la mobilità futura verrà fatta per ambiti. Gli ambiti saranno definiti entro giugno 2016. Ciò significa che in luglio-agosto 2016 si dovrebbero fare trasferimenti, assegnazioni e utilizzi su ambiti. Troviamo francamente difficile che ciò possa avvenire entro il 31 agosto 2016 anche perchè contemporaneamente dovrebbero esserci le immissioni in ruolo da turn over e, forse, da nuovo concorso; la mobilità futura non può essere fatta che nel rispetto dell’anzianità di servizio e, quindi dei diritti, di chi è già in ruolo da anni; la mobilità per i neo assunti può essere fatta vale solo dopo il superamento dell’anno di prova, cosa che non tutti i docenti interessati potranno fare nel 2015-16.
Infine l’aspetto più importante: la Gilda degli Insegnanti ricorda ancora una volta che il piano assunzionale è frutto della sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha condannato l’Italia a procedere con un piano di stabilizzazione del precariato nella scuola. Non è una gentile concessione di Renzi.
E’ un atto dovuto del governo. E su questo giornali e commentatori radiotelevisivi tacciono colpevolmente.
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