L’idea è particolarmente innovativa ed è ampiamente illustrata in un ricco dossier disponibile integralmente nel sito WEB del Provveditorato torinese (www.to2000.it/provvto)
"Le nuove strutture – sottolinea il Provveditore nella presentazione del dossier – hanno origini lontane, nelle esperienze di formazione e di innovazione condotte per anni in settori strategici, implementate grazie all’apporto di soggetti diversi, arricchite spesso da professionalità e da interventi ricercati al di fuori dell’ambiente scolastico".
I centri sono 8 e riguardano:
• Necessità educative speciali
• Orientamento
• Inserimento alunni stranieri
• Educazione degli adulti
• Educazione motoria, fisica e sportiva
• Dimensione europea dell’educazione
• Dipartimento di Scienze umane, sociali ed umanistiche
• Lingue comunitarie.
Ciascun centro viene affidato ad una scuola o a una rete di scuole a cui le istituzioni scolastiche possano rivolgere richieste di consulenza, assistenza, supporto documentale in forma non episodica.
Obiettivo del progetto è quello di mettere a disposizione delle scuole veri e propri centri di risorse e di servizi che siano in grado di erogare "pacchetti" formativi ma anche capaci di aggregare professionalità e competenze istituzionali diverse.
In molti casi, infatti, i Centri opereranno in rapporto di partenariato con l’Università, con l’Irrsae, con le Associazioni professionali e con gli Enti Locali.
Le spese per il funzionamento dei Centri saranno coperte in parte con appositi stanziamenti del Provveditorato ed in parte quote poste a carico delle scuole che intendono fruire dei servizi erogati.