Attualità

I centri vaccinali sono in tilt: molti sotto organico e sovraffollati. Di Battista: “Viste scene da Terzo Mondo”

I centri vaccinali “sono in crisi, sovraffollati e sotto organico” in vista della scadenza del 10 marzo per la presentazione alle scuole della certificazione di avvenuta immunizzazione. Lo afferma l’ex della Società italiana di igiene, Carlo Signorelli.

I Centri “sono in tilt per 3 concomitanze: l’ultimo Piano vaccinale che prevede nuove vaccinazioni consigliate, la legge sull’obbligo vaccinale a scuola ed i recuperi dei bimbi non ancora immunizzati. Sono sotto pressione e – ha detto – spesso manca personale”.

“Sento parlare di vaccini, sento la Lorenzin e Zingaretti ergersi a paladini morali e oggi, da padre che voleva vaccinare suo figlio, ho assistito a una scena da terzo mondo”. Lo afferma su Facebook Alessandro Di Battista in un video girato questa mattina da un presidio per le vaccinazioni a Roma nel quartiere Prati.

“Sento che il M5S è contro i vaccini, tutte fake news, io sono qui per vaccinare mio figlio ma il presidio aperto per vaccinarsi senza prenotazione dalle 7.30 alle 11.30, con ultimo accesso alle 11.15 in realtà non ti vaccina: non c’è personale. Ti devi prenotare e se ti prenoti oggi la prima vaccinazione che puoi fare è a luglio”.

“E allora le persone vengono qui molto presto, magari alle 5, perché fanno 20 vaccinazioni al giorno. E’ una situazione da terzo mondo, sconvolgente e la Lorenzin si permette di attaccare i 5 Stelle, questi hanno sventrato la sanità, hanno reso molto difficili le vaccinazioni pediatriche”, attacca Di Battista, parlando di “persone accampate. C’era una persona in tutta la sala, ed è responsabilità della politica”.

Cosa succede nella scuola

Per il prossimo anno scolastico 2018-19, per il quale partono oggi le iscrizioni online, ci sarà più tempo per effettuare le vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge: per l’iscrizione ad asili e scuola elementare la procedura resta la stessa.

Sarà infatti possibile presentare un’autocertificazione sulle avvenute vaccinazioni o copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’asl, ma ci sarà tempo fino al 10 luglio 2018 per presentare la certificazione definitiva che provi l’avvenuta vaccinazione. La scadenza è prevista dalla legge e dalla circolare del ministero dello Salute dello scorso 16 agosto. Più tempo dunque per adempiere all’obbligo vaccinale.

Inoltre, se per la data di scadenza (10 luglio) sarà stata già attuata la norma legislativa introdotta dal recente Dl fiscale, che permette lo scambio di dati su supporto informativo tra le scuole e le Asl (e che anticipa quanto previsto dal decreto vaccini per l’anno scolastico 2019/2020), non vi sarà alcun bisogno per il genitore di presentare documentazione cartacea.

Cosa accade in caso di mancata presentazione della certificazione entro il 10 marzo 2018? La mancanza è segnalata, entro i successivi 10 giorni, dai dirigenti scolastici e dai responsabili dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole private non paritarie, all’azienda sanitaria locale. A questo punto i genitori sono convocati dall’Asl per un colloquio.

Nell’ipotesi in cui i genitori non si presentino al colloquio o non facciano comunque somministrare il vaccino al minore, la Asl contesta loro formalmente l’inadempimento, con l’avvertimento che se non dovessero far somministrare al minore il vaccino sarà loro comminata la sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro.

Andrea Carlino

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