Sarebbero otto i bimbi che in Valmarecchia nell’entroterra riminese frequenterebbero un centro per l’infanzia ‘no vax’ gestito da privati tramite una associazione che da anni organizza anche centri estivi.
La notizia è riportata dal Resto del Carlino che pubblica quanto riferito da un politico locale del Pd: «Ho più di un motivo per pensare che alcuni genitori abbiano mandato lì i figli volutamente, proprio per aggirare l’obbligo vaccinale».
Altri casi nel riminese
Ma non ci sarebbe solo questo caso: lo scorso settembre in una scuola elementare, sempre nel riminese, una coppia di fratellini era stata costretta ad andare via perchè avevano un genitore immunodepresso e nonostante specifiche richieste non erano stati messi in una classe frequentata solo da bambini regolarmente vaccinati.
«Resta il fatto – ha rilevato il politico del Pd – che in quella struttura vi sia una concentrazione di bimbi non vaccinati che lascia spazio a più di un dubbio… Per questo ho avviato alcune verifiche, per capire se il centro sia effettivamente in regola o meno».
La spiegazione dei gestori
«Il nostro è un progetto di educazione alla natura – spiegano i gestori interpellati- . Non siamo una scuola per l’infanzia, pertanto riteniamo di non dover rispondere ai requisiti richiesti negli asili, compreso l’obbligo vaccinale. Tant’è che abbiamo accolto tutti: i bambini vaccinati e quelli che non lo sono. Non ci siamo nemmeno posti il problema di chi era in regola con l’obbligo vaccinale». E senza problemi ammettono che «parecchie famiglie con figli non vaccinati si sono rivolte a noi, anche solo per avere informazioni e capire come funziona la struttura. Poi alcune di loro hanno deciso di mandare i bimbi nelle scuole tradizionali, altre li hanno portati qui».