Un tempo la scuola brillava ora, invece, non brilla più. Si è annacquata, si è impoverita, ha perso il suo originale valore perché gli studenti non la amano più come una volta. Anzi la vedono come una cosa astratta, lontana dai loro pensieri e preferiscono non più i docenti in carne e ossa ma i docenti app, quelli cioè che usano le nuove tecnologie e non quelli che svolgono la lezione frontale, perché ormai è diventata noiosa e non appassionante.
Un tempo si studiava sui libri, o meglio sui tomi: oggi invece i libri sono leggeri, simili più ai “vecchi” Bignami che ai libri di testo. E lo studio di un tempo era passione, impegno, sacrificio, dovere.
Ora dove sono più il sacrificio, il dovere e l’impegno per lo studio? Si sono evaporati o meglio sono svaniti del tutto. Sono pochissimi gli studenti che amano lo studio serio e impegnativo. Tra qualche anno saranno una merce rara.
E ormai la scuola non brilla più perché ha preso la strada del precipizio. Ma si rialzerà? Chissà, una cosa è certa la scuola di oggi è molto soft, vaporosa, evanescente.
Mario Bocola
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