Sono piuttosto imbarazzato nel leggere il contenuto di questo protocollo della sicurezza predisposto dal Ministero con il supporto dei cosiddetti “esperti”.
Questi signori hanno elaborato un documento che porta a conclusioni per niente rassicuranti.
Ci troviamo di fronte ad un atto che obbliga dipendenti dello Stato a mettere in pericolo la loro incolumità, tanto il “rischio è calcolato”. Gravità inaudita.
Ma veniamo al provvedimento, mancano le sicurezze sanitarie:
E’ evidente che una persona non può autocertificare il suo stato di salute, non è tenuto a misurarsi la febbre (è una sensazione soggettiva di stato termico e gli strumenti a disposizione non sono precisi e quindi le misure affette da errori), non può sapere se chi gli sta intorno è asintomatico o positivo al virus. Trattasi di certificazione di competenza medica.
Voler costringere un docente a firmare questo modulo è una induzione a dichiarare ciò che non corrisponde a verità.
Inoltre è opportuno ricordare che la Legge Bassanini sulla autocertificazione, ha escluso l’ambito medico; ancora una criticità della autocertificazione sta nel fatto che non è espressamente indicato il soggetto richiedente.
Inoltre l’autocertificazione riguarda elementi certi (nascita, residenza, titolo di studio, non può riferirsi a situazioni aleatorie)
Le responsabilità cadranno comunque in capo a dirigenti e presidenti perché la rilevanza di un atto la decide la legge.
A chi servono esami con questa modalità?
“Ovviamente il Ministro sarà presente nelle scuole dal giorno 15 giugno sino alla fine delle tornate d’esame per confortare e rassicurare docenti e studenti”
E’ evidente il totale disinteresse per la salute di insegnanti, personale, studenti; chi rischia la salute saranno solo i soggetti coinvolti negli esami.
Faremo la fine dei fanti della prima guerra mondiale: avanti per la gloria e tanti post riconoscimenti.
A proposito, l’impegno personale dei docenti sulla didattica a distanza con mezzi economici propri è già passato nel dimenticatoio (non risolto il problema ma già gabbato il santo)
Questo è un protocollo di sicurezza light perché non contempla tutte le misure possibili per ridurre il rischio.
Nella Scuola ci sono figure professionali in grado di valutare le condizioni di sicurezza, ma le misure sarebbero ben diverse da quelle stabilite dagli esperti; non si pensi di insultare l’intelligenza degli insegnanti e degli studenti.
I sindacati, eccetto Gilda hanno firmato l’accordo; ma hanno una coscienza?
Coloro che hanno ideato gli esami in presenza sono totalmente sgravati da responsabilità; nei protocolli che le scuole devono pubblicare e definiti sulla base delle indicazioni ministeriali e degli esperti, vengono totalmente responsabilizzati coloro che la decisione la subiscono (insegnanti e studenti). Non sono accettabili decisioni che questi signori impongono e di cui dovrebbero avere il coraggio di assumere totale responsabilità. Davvero un “bellissimo esempio “ di autorevolezza e senso dello stato.
Ed a settembre? Niente di buono. Pensano a risolvere il problema delle superclassi? Non mi sembra!! Tra l’altro con la modalità mista a casa ed a scuola sarebbe risolto d’incanto il problema delle classi pollaio.
A nessuno interessa se non ci sarà univocità nell’azione didattica (le due metà del gruppo classe saranno soggetti a percorsi diversi, è inevitabile). Neppure è accettabile il frazionamento orario che va contro principi elementari delle regole didattiche e del processo di apprendimento.
Eppure la soluzione è semplice: massimo 15 alunni per classe con superficie minima per studente di 4mq. Possibile che sia così complesso?
Sono tanti e tali gli interventi da effettuare nelle strutture scolastiche che ci sarebbe lavoro per 30 anni. Ma l’istruzione può aspettare!
Non si è mostrato amore verso la Scuola, solo tanta arroganza e supponenza; non è stato attuato il principio di cautela e prudenza, non si è seguito la regola del buon padre di famiglia; tutto ciò ha gettato nello sconforto tutto il mondo scolastico. La storia futura della comunità scolastica è già scritta e fin troppo prevedibile; purtroppo è sempre andata così .
Speriamo comunque che vada tutto bene.
Giampaolo Bullegas
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