Lo scrive l’agenzia svizzera ATS citando il fisico belga Francois Englert, una delle menti all’origine della scoperta, avendo postulato l’esistenza della particella già una cinquantina di anni fa.
La convalida della scoperta da parte dell’organizzazione europea per la ricerca nucleare farà sensazione, ha detto Englert, ”perchè tutta la fisica a partire dall’inizio del XX secolo è basata su questo”.
Gli esperimenti condotti dal 2008 nel grande acceleratore di particelle Large Hadron Collider (Lhc) del Cerna hanno permesso di scendere sotto un tasso di errore dello 0,00003% e confermare l’esistenza del bosone.
La teoria dell’esistenza della ”particella di Dio” è stata elaborata nel 1964 dal fisico britannico Peter Higgs, il quale, professandosi da sempre ateo, si è dispiaciuto per il soprannome dato alla sua scoperta, temendo di poter offendere i credenti. (Rai1)
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