Cislscuola scrive al Ministero sollecitando la piena applicazione della circolare n. 85 sulla valutazione degli alunni: è vero, sostiene il segretario nazionale della Cislscuola Francesco Scrima, che la circolare n. 85 esclude fin da quest’anno lo svolgimento dell’esame di quinta elementare, ma è altrettanto vero che la stessa circolare prevede espressamente che il Miur provveda a definire "modelli di certificazione in cui possano essere indicate le conoscenze, le competenze, le abilità acquisite e i crediti formativi riconoscibili, compresi quelli relativi alle discipline e alle attività realizzate nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa o liberamente scelte dagli alunni e debitamente certificate".
In realtà fino a questo momento nulla è stato fatto in tal senso dal Ministero e, per quanto se ne sa, non pare neppure che vi sia l’intenzione di intervenire sulla materia.
La spiegazione che arriva dalle stanze di viale Trastevere è semplice: in mancanza di esplicite disposizioni ministeriali, le scuole, nella loro autonomia, possono definire un proprio modello di certificazione.
D’altronde il modello di scheda di valutazione allegato alla circolare n. 85 contiene già ampi riferimenti alle competenze, alle conoscenze e alle abilità.
Secondo Cislscuola, al contrario, ci si trova di fronte ad un vero e proprio "vuoto normativo" che il Miur ha il dovere di colmare al più presto.
"Il Ministero – sostiene Scrima – dovrà emanare quanto prima tutte le istruzioni necessarie concernenti la certificazione delle competenze da rilasciare al termine del percorso scolastico, in luogo di quella derivante dall’esito del vecchio esame di quinta elementare".
La richiesta di Cislscuola appare in verità un po’ anomala soprattutto se si considera che lo stesso sindacato, unitamente alle altre organizzazioni confederali, ha sempre rivendicato la piena autonomia delle istituzioni scolastiche in fatto di attuazione della riforma. La stessa richiesta indirizzata al Miur di indicare competenze, conoscenze e abilità oggetto di certificazione appare contraddittoria dal momento che Cislscuola considera le Indicazioni nazionali allegate al decreto n. 59 facoltative e non obbligatorie per le scuole.
Nei prossimi giorni, comunque, conosceremo la risposta ufficiale del Ministero alla richiesta che Cislscuola ha avanzato in modo formale.
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