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Certificazioni legge 104: necessari controlli sistematici nella mobilità

Da tempo i docenti che chiedono la mobilità definitiva (trasferimenti) o per un anno ( assegnazioni provvisorie), in particolare nella fase interprovinciale, per tornare dal Nord dove sono titolari al Sud dove risiedono, si vedono scavalcare puntualmente da docenti con minor punteggio, ma che vantano il diritto alla sede per mobilità con la preferenza di cui agli articoli 21 e 33 commi 5,6 e7, della legge 104/92, diritto discipinato nella mobilità dagli art. 13 e 8 dei contratti integrativi ora triennali rispettivamente per i trasferimenti e le assegnazioni provvisorie.

Il problema delle certificazioni della legge 104

Da qualche anno, soprattutto dal piano straordinario di immissioni in ruolo del 2015 su scala nazionale in poi, allorché i docenti in Gae al Sud da anni a domanda scelsero e ottennero un contratto a tempo indeterminato al Nord, il fenomeno della mobilità interprovinciale da Nord a Sud con precedeza si è diffuso a tal punto che per alcune tipologie di posti o per alcune classi di concorso nella secondaria, i trasferimenti e le assegnazioni provvisorie hanno luogo esclusivamente per coloro che sono in possesso di una precedenza ed in particolare di quelle previste dalla legge 104.

Ecco perché gruppi di insegnanti molto attivi sui social come “Docenti immobilizzati” chiedono con insistenza all’amministrazione scolastica, allorché vengono pubblicati i trasferimenti e le assegnazioni provvisorie, e la speranza dell’agognato avvicinamento a casa viene ancora una volta delusa, maggiori controlli sulle precedenze e in particolare su quelle previste dalla legge 104.
La storia si ripete anche quest’anno anche alla luce del recente licenziamento di 4 insegnanti di Salerno che avevano ottenuto il trasferimento, beneficiando della 104 che a loro in realtà non spettava.
Oggi il contratto nazionale prevede il licenziamento in tronco per dichiarazioni mendaci nelle operazioni di mobilità.

Le proposte

Qualcuno ha chiesto almeno che sia prevista un’ aliquota di posti nei trasferimenti ed assegnazioni interprovinciali per chi non ha diritto ad alcuna precedenza, un richiesta difficilmente accoglibile in sede di contrattazione integrativa.
Le segnalazioni sono finalizzate ogni anno ad ottenere controlli. Questi, a parere di chi scrive, non dovrebbero però essere a campione ma a tappeto, bisgnerebbe prevedere controlli in uscita da parte degli USP di titolarità prima della mobilità e controlli in entrata dagli USP di arrivo per trasferimento e assegnazione provvisoria interprovinciale.
In sede di verifiche vanno documentate puntualmente tutte le condizioni per cui é prevista solo una dichiarazione e procedere a verifiche incrociate con l’INPS, come si sta facendo quest’anno da parte di alcuni USP dopo le segnalazioni di controinteressati.
Sulla vicenda é intervenuta in questi giorni anche l’On. Barbuto del M5S con un’interrogazione parlamentare al Ministro Marco Bussetti.

Troppe ormai sono le lamentele e le segnalazioni da parte di docenti “immobilizzati” che malgrado un punteggio significativo si vedono ogni anno scavalcati, pertanto il Miur non può non affrontare il problema, dando le opportune indicazioni agli uffici scolastici periferici USR e A.T., affinché si facciano i controlli e si scoprano finalmente se ci sono i furbetti della 104, applicando le sanzioni previste dal CCNL.

Libero Tassella

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