Il prossimo 19 marzo sarà di scena la nuova mobilitazione internazionale promossa da Friday for Future; “i governi continuano a non mettere in pratica le azioni necessarie a contrastare la crisi climatica, e la salute, l’istruzione, sono lasciate da parte per i profitti di pochi” questo affermano, tra l’altro, nei loro comunicati denunciando anche come “l’Italia continua a erogare sussidi ai combustibili fossili”. Come è del tutto ovvio, tali mobilitazioni esplicitamente giovanili, trovano nella scuola il punto cardine di aggregazione e organizzazione e quindi devono coinvolgerci (e ci coinvolgono) come COBAS Scuola e come CESP (Centro Studi Scuola pubblica), la struttura culturale e sociale dei COBAS. In particolare il CESP, nella sua veste doppia di Centro studi ed ente di formazione riconosciuto, deve avere un ruolo centrale in relazione all’informazione e alla formazione relative alle tematiche ambientali in genere, di cui quelle climatiche rappresentano uno snodo centrale, seppur non esaustivo di tutti gli argomenti. Sintetizziamo le linee guida della nostra prospettiva sui problemi ambientali:
Queste sono, in estrema sintesi, le linee di attività che vorremmo sviluppare non solo all’interno delle scuole, ma nell’intera società. Lo faremo cercando connessioni e sinergie con tutte le strutture comitati ambientalisti con cui verremo in contatto; lo faremo soprattutto partendo dalle scuole dove ci proponiamo di sviluppare, utilizzando il CESP, convegni e seminari di formazione diretti sia al corpo docente che al corpo studentesco.
Alessandro Palmi CESP Ambiente
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