Erano presenti in particolare alcuni membri della Commissione Cultura della Camera che proprio in questi giorni sta lavorando sul disegno di legge 2994.
In un comunicato congiunto le 32 associazioni, di cui fanno parte anche Flc-Cgil, Cisl-Scuola e Uil-Scuola, sottolineano che nel corso dell’incontro è emersa chiaramente la volontà della Commissione Cultura di modificare la legge.
“La riformulazione dell’articolo 1 – sostengono sindacati e associazioni – nella nuova versione richiama già in parte i contenuti dell’appello”.
A questo punto, secondo le associazioni è necessario “cancellare e riscrivere quanto previsto dal ddl sulla dirigenza scolastica che è in contrasto con la funzione cooperativa e partecipativa delle autonomie scolastiche”.
“A questo proposito – conclude il comunicato – le associazioni chiedono alla Commissione, e al Parlamento tutto, di proseguire in quest’opera di profonda revisione del testo, in coerenza con gli obiettivi ormai fissati dall’articolo 1 e aprendosi al dialogo e al confronto con i soggetti che rappresentano il mondo della scuola, senza la cui partecipazione attiva non si potrà realizzare alcuna autentica riforma”.
Il comunicato non fa che accentuare le contraddizioni su cui si basa la protesta del 5 maggio: mentre il mondo della scuola chiede il ritiro del ddl e sciopera proprio con questo intento e per raggiungere questo obiettivo, i sindacati che hanno proclamato lo sciopero (ad esclusione dei Cobas) chiedono invece che il Parlamento modifichi il progetto di legge del Governo.
Molto probabilmente la contraddizione non influenzerà più di tanto l’adesione allo sciopero, ma è altrettanto probabile che dal giorno successivo inizieranno i contrasti e le divisioni.