Anche Flc-Cgil esce allo scoperto sulla riduzione della pressione fiscale.
“La riduzione da maggio delle tasse con limite di reddito di 25 mila euro lorde raccoglie le richieste avanzate da tempo dal sindacato per un alleggerimento della pressione fiscale sul lavoro” dichiara il segretario nazionale Mimmo Pantaleo che subito aggiunge: “Non è però più rinviabile il rinnovo del contratto nazionale in tutto il settore pubblico in assenza del quale non ci può essere il miglioramento delle condizioni salariali e professionali in tutti i comparti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Marcello Pacifico dell’Anief secondo il quale “l’intenzione del Governo, annunciata dal premier Renzi, non cambierà di molto la posizione dell’Italia in tema di stipendi ai suoi docenti, che ci vede tra gli ultimi posti dell’area Ocde”.
Anche per Pacifico la “madre di tutte le battaglie” resta il contratto: “Se si fosse firmato il contratto, invece ancora bloccato, ne sarebbero arrivati almeno il quadruplo, considerati gli arretrati per gli anni precedenti durante il blocco contrattuale a partire dal 2010”.
“Piuttosto di dare un ‘contentino’ – conclude il presidente dell’Anief – si trovino i soldi per sedersi ai tavoli per il rinnovo e si adegui l’indennità di vacanza contrattuale al costo della vita”