Secondo quanto è stato ricostruito dalla Sicilia.it, un’assemblea era stata organizzata dall’associazione Meglio legale, che si batte per la legalizzazione della cannabis, ma è stata interrotta dall’intervento della polizia.
Gli agenti si sono presentati in aula ieri, identificando gli organizzatori dell’iniziativa. Alla polizia non sono bastate le rassicurazioni della preside, Lidia Gangi, date telefonicamente a un ispettore, sul fatto che l’assemblea era stata regolarmente autorizzata. Chiusa la telefonata, quando tutto sembrava chiarito, è cominciata l’identificazione degli studenti. L’ispettore ha riferito alla dirigente scolastica che l’intervento era scaturito da una segnalazione arrivata da Enna.“L’assemblea congiunta – dice la preside – è stata richiesta dai rappresentanti di classe sulla base di una programmazione con la consulta provinciale e ha visto la partecipazione a distanza degli alunni collegati dalle classi e del rappresentante di ‘Meglio Legalè, Pierluigi Gagliardi, che ha presentato agli studenti il quadro normativo chiarendo subito che l’obiettivo dell’associazione è quello di argomentare tesi circa l’auspicato utilizzo legale della cannabis per contrastare fenomeni di criminalità”.
Ebbene su questi fatti, di cui anche il nostro portale ha riportato notizia, è arrivata una nota congiunta della Cgil e la Flc siciliane, con i segretari generali Alfio Mannino e Adriano Rizza.
I due esprimono “vicinanza e solidarietà” alla Dirigente, al personale docente, agli alunni dell’ istituto superiore Majorana- Cascino di Piazza Armerina, che “sono stati travolti da un’attenzione mediatica eccessiva rispetto a una attività di controllo ‘routine’, come è stato definito, da parte di alcuni agenti in borghese”. “L’episodio, per Cgil e Flc “va contestualizzato nel clima di grande tensione che ha innescato il Governo, se si considerano anche episodi come i fatti di Firenze che hanno indotto le organizzazioni sindacali nazionali a organizzare, unitariamente, una grande manifestazione nazionale a Firenze in difesa della scuola e della democrazia”.
“ Come CGIL e come FLC CGIL Sicilia- aggiungono- vorremmo che la scuola, gli studenti, il personale tutto, fossero al centro dell’attenzione per i problemi reali che questo percorso di vita fondamentale rappresenta per i nostri ragazzi. Sarebbe auspicabile, un impegno politico e istituzionale altrettanto intenso e passionale, per affrontare temi importanti come il contrasto alla povertà educativa, alla dispersione scolastica, il tempo scuola, lo spopolamento, il dimensionamento scolastico che da qui a breve porterà alla chiusura di centinaia di scuole in tutta Italia. Temi – dicono ancora- come il salario vergognoso che calpesta la dignità di lavoratori del mondo della conoscenza che sono il fanalino di coda in tutta Europa”.
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