Come abbiamo trattato, qualche mese fa ChatGpt, il noto modello innovativo di chatbot basato sull’intelligenza artificiale e sull’apprendimento automatico, è stato vietato dalle scuole della Grande Mela, le New York City Public Schools in quanto “danneggia il pensiero critico e la capacità di risolvere i problemi degli studenti”. A quanto pare, però, la decisione è stata temporanea.
Come riporta La Repubblica, infatti, David C. Banks, direttore del sistema scolastico più grande degli Usa, ammette che “ChatGpt ha colto le nostre scuole di sorpresa”. E che ora è il momento di “abbracciare le sue potenzialità con determinazione”.
“La paura istintiva per i rischi legati a ChatGpt hanno oscurato il potenziale dell’IA generativa al servizio di studenti e insegnanti – ha scritto Banks – così come il fatto che i nostri studenti avranno a che fare con una realtà e un mondo del lavoro in cui la comprensione dell’IA generativa è fondamentale. Sebbene la cautela iniziale fosse giustificata ora questa si è evoluta in un’esplorazione e in un’analisi attenta delle potenzialità e dei rischi legati a questa nuova tecnologia”.
La sperimentazione nel Queens
Insomma, si è compreso che le nuove tecnologie, specialmente se ormai sdoganate nella vita di tutti i giorni, non possono essere censurate a scuola: è il mondo dell’istruzione che deve imparare a governarle e a sfruttarne le potenzialità. In alcune scuole del Queens, a quanto pare, l’esperimento è già in corso: si dibatte dei pregiudizi cui è soggetta l’IA attraverso specifici esercizi, oppure si usa ChatGpt – o strumenti simili – per pianificare lezioni personalizzate.
“La nostra nazione è potenzialmente sull’orlo di un significativo cambiamento sociale guidato dall’intelligenza artificiale generativa – scrive Banks -. Dobbiamo assicurarci che i benefici di questa tecnologia siano equamente distribuiti per prevenire un ulteriore ampliamento dei divari socio economici nel nostro Paese. Faremo in modo che i nostri studenti possano avvalersi delle opportunità offerte dall’IA in vista dei lavori di oggi e di quelli del futuro. Molte di queste opportunità si baseranno su innovazioni tecnologiche, sia sull’intelligenza artificiale che su innovazioni che ancora non conosciamo”.
Il corso
Su questi argomenti il corso Intelligenza artificiale al servizio dei docenti, a partire dal 1 giugno, a cura di Ivano Stella, in collaborazione con Casco Learning.
Lo scopo di questo percorso è di fornire una comprensione di base dell’intelligenza artificiale e dei suoi sviluppi recenti in maniera semplice ed efficace attraverso esempi pratici, nonché di mostrare come gli strumenti di “IA generativa” come ChatGPT e altri possono essere utilizzati quotidianamente per il proprio lavoro.
I partecipanti impareranno a conoscere le opportunità e le sfide dell’IA e come utilizzare gli strumenti dell’”IA generativa” in modo efficace per la didattica. Inoltre, saranno incoraggiati a fare domande e a partecipare attivamente alla discussione per rendere il percorso più interattivo e coinvolgente.