Esistono storie che sono così assurde che non possono che essere vere. Noi, vincitrici e vincitori del concorso straordinario bis per Italiano, Storia e Geografia nella scuola secondaria di primo grado (A022) ne stiamo vivendo una così paradossale che ha quasi dell’assurdo.
Il nostro concorso si è concluso il 30 agosto 2022. Precedentemente, il 26 agosto 2022, l’Ufficio scolastico regionale per il Lazio (USR) aveva pubblicato un elenco di sedi accantonate per le immissioni in ruolo (Registro Decreti 1320 del 26/08/2022), omettendo la CDC A022. Molti di noi lo notano, alcuni lo segnalano ai sindacati, ma con fiducia attendiamo le nostre sedi immaginando un mero errore di trascrizione.
Il 29 settembre viene pubblicata la nostra graduatoria con i nomi dei 57 vincitori e vincitrici. Dopo aver effettuato la scelta della provincia inizia la nostra stressante avventura.
Infatti, quando il 10 ottobre la Direzione Generale dell’USR per il Lazio avvia la seconda fase, ovvero quella relativa alla scelta delle sedi, ci propone di compilare e inoltrare l’istanza scegliendo proprio tra le sedi pubblicate il 26 agosto entro meno di 48 ore. Notiamo subito quello che già sapevamo: in quel file manca la nostra classe di concorso, mancano le nostre sedi.
Increduli (non pensavamo che la negligenza potesse essere tale) iniziamo a segnalare la gravissima mancanza con ogni mezzo a nostra disposizione: email, pec, telefonate all’ufficio IV, alla Direzione Generale, agli USP delle quattro province del Lazio interessante (la provincia di Viterbo non prevede assunzioni) non ricevendo mai alcuna informazione utile, se non che il termine ultimo per inoltrare l’istanza sarebbe stato prorogato. Infatti, viene prorogato più volte, prima il 13 ottobre, poi il 17 ottobre. Le proroghe sono sempre avvenute in extremis, qualche ora prima della scadenza dell’istanza lasciando noi con mille dubbi su cosa dovessimo fare in assenza di comunicazioni: compilare alla cieca equivale, come è stato per gli incarichi da GPS, a risultare quali rinunciatari per tutte le sedi non inserite, mentre in questo caso non compilare prevede un’assegnazione d’ufficio. Il 19 ottobre viene pubblicata l’ennesima proroga. “Per l’ultima volta” si legge nel testo: un inciso sorprendente che denuncia i non detti e conferma le nostre deduzioni. Infatti le continue proroghe ci fanno intuire che non è stata messo in atto alcun accantonamento per la CDC A022, tanto che non è stato pubblicato nessun decreto o nota in merito, quindi quando nei decreti di proroga leggiamo “verifica su sedi accantonate”, sappiamo che l’informazione non è veritiera. Di fatto, le nostre sedi non sono state messe da parte né quando la regione Lazio aveva deciso di aumentare il contingente delle assunzioni da concorso ordinario (quasi raddoppiato rispetto al previsto) né quando gli Uffici Scolastici Provinciali hanno pubblicato i bollettini di nomina da GPS assegnando le cattedre annuali. È evidente.
Intanto con l’uscita dei bollettini molti di noi hanno avuto una supplenza, a volte in province o classi di concorso diverse rispetto a quella per la quale siamo in attesa dell’immissione in ruolo e ed è facile immaginare come abbiamo vissuto questi giorni che ci sono sembrati infiniti per l’elevato livello di stress al quale siamo stati sottoposti.
Una domanda era ricorrente: cosa farà l’USR per rimediare a un errore così macroscopico e grossolano? La risposta l’abbiamo avuta il 25 ottobre alle 16:16 con la pubblicazione delle sedi: nella sfilza di “visto”, “dato atto” e “ritenuto” che fanno da preambolo al decreto (0001698) leggiamo con stupore che la maggior parte dei punti inseriti sono solo “buone intenzioni”, quelle che -per quanto ci riguarda- lastricano le vie dell’inferno. Intanto ritengono “necessario adoperarsi affinché rimangano comunque disponibili” delle cattedre per i vincitori della procedura straordinaria di diverse classi di concorso, ma non la nostra, la A022, che continua puntualmente a essere omessa. Confermano quello che sapevamo: la responsabilità degli accantonamenti è degli uffici scolastici territoriali che avrebbero dovuto selezionare le cattedre prioritariamente con orario interno, presso scuole normali e con orario diurno. Non solo, ma puntualizzano che i suddetti accantonamenti sarebbero dovuti essere in misura superiore del numero dei vincitori per consentire una maggiore scelta e il documento si conclude con la formula del decreto che “sostituisce” con l’elenco allegato quello pubblicato a fine agosto per la provincia di Roma. Peccato che non sostituiscono nulla, perché avevano omesso di inserire le nostre cattedre, e che l’elenco riguarda tutto il contingente regionale.
Cosa ha fatto, dunque, l’USR del Lazio per rimediare ai suoi grossolani errori? Hanno provato “a metterci una pezza”: piccola, rimediata e poco dignitosa. Il numero delle cattedre è pari al numero dei vincitori, moltissime sono esterne, ci sono le sedi carcerarie e le scuole serali, proprio tutto quello che avrebbero dovuto evitare. E come se non bastasse nell’elenco hanno inserito le poche cattedre annuali assegnate da GPS ad alcuni vincitori del concorso straordinario bis, togliendo agli stessi anche il diritto di poter chiedere il mantenimento posto poiché la loro cattedra è magicamente diventata una delle accantonate. Insomma, tutte quelle belle chiacchiere con tanto di “visto” e “ritenuto” altro non sono che quello a cui avremmo avuto diritto e che non abbiamo. La nostra scelta è avvenuta in una modalità viziata dai loro numerosi errori e ora siamo in attesa di sapere come e quanto cambieranno le nostre vite.
Vogliamo sottoporre all’attenzione di tutti due riflessioni.
La prima è che quando noi docenti precari sbagliamo nel compilare la domanda per le GPS, non esiste nessun modo per rimediare all’errore che molti di noi hanno pagato a caro prezzo, dovendo oggi rincorrere supplenze brevi dopo anni di insegnamento pieni e continuativi. Quando invece è la pubblica amministrazione a sbagliare (non inserendo subito tutte le sedi disponibili, assegnando doppi incarichi, non avendo verificato i titoli – almeno gli inserimenti in prima fascia potevano controllarli! – e non accantonando le cattedre per le immissioni in ruolo) noi non possiamo fare praticamente nulla: quasi sempre è tutelata dal principio della discrezionalità, assolutamente non trasparente e molto spesso opinabile.
La seconda è che sembra ormai che vengano attuate pratiche vessatorie nei confronti dei precari “storici”, quelli che da anni consentono alla scuola dello Stato di aprire, funzionare e concludere cicli di istruzione a migliaia di studenti. Il concorso straordinario bis ne è un esempio: orale a sorpresa, con traccia estratta al momento, pochi minuti e il candidato doveva organizzare una UDA, con collegamenti interdisciplinari (i colleghi dell’ordinario hanno avuto 24 ore di tempo per strutturare lo stesso tipo di prova). Noi, i sopravvissuti (per la nostra classe di concorso 57 su 360), pur avendo superato un concorso per titoli ed esami firmeremo ancora una volta un contratto a tempo determinato, dovremo fare l’anno di prova e (udite udite) un corso a pagamento (anche questo con prova finale) altrimenti non saremo abilitati; ancora una volta non ci verrà riconosciuta la carta del docente e non potremo chiedere nessun trasferimento perché bloccati dal contratto. Lo Stato, non contento di aver reiterato per anni contratti precari in barba anche ai moniti dell’Unione Europea, ci condanna a farne un altro, nonostante gli ostacoli superati e a tenerci 2 anni su sedi recuperate in extremis per un errore dell’USR. Certo, così continua a risparmiare un po’. Ma è il “risparmio di Maria Cazzetta” come si dice a Roma.
I vincitori dello straordinario bis
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