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Che cos’è il consiglio d’istituto? Da chi è presieduto e il ruolo del dirigente scolastico – Preparazione concorso Ds

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La guida per gli aspiranti dirigenti scolastici della Tecnica della Scuola: cosa bisogna sapere per superare il concorso in attesa del bando? Oggi parliamo di organi collegiali, e in particolare del consiglio di istituto.

Il consiglio di circolo o di istituto è uno degli organi collegiali della scuola e si occupa della gestione e della trasparenza amministrativa, infatti delibera sulle materie che attengono all’organizzazione e alla programmazione dell’attività scolastica.

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Il consiglio risulta composto dai rappresentanti dei docenti, del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, dei genitori e, nella scuola secondaria di secondo grado, degli studenti, i quali hanno diritto al voto, se maggiorenni. E’ presieduto da un genitore e il dirigente vi fa parte di diritto. Dura in carica tre anni.

Ruolo e funzioni del consiglio di istituto

Il consiglio di circolo o di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento, delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico.

Il consiglio di circolo o di istituto, fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta esecutiva, su aspetti fondamentali dell’organizzazione e della programmazione della vita e dell’attività della scuola

  • Adozione del regolamento interno del circolo o dell’istituto che deve fra l’altro, stabilire le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l’uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l’uscita dalla medesima, per la partecipazione del pubblico alle sedute dei consigli.
  • Acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici e acquisto dei materiali di consumo.
  • Adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali, su proposta del collegio dei docenti.
  • Forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dal circolo o dall’istituto, quali scuola in ospedale o istruzione domiciliare.

Il consiglio di circolo o di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi e all’assegnazione dei docenti, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe. Esprime parere sull’andamento generale, didattico e amministrativo, del circolo o dell’istituto. Stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi.

Interventi del consiglio di istituto nell’attività negoziale

Il dirigente scolastico svolge l’attività negoziale necessaria all’attuazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) e del Programma Annuale, nel rispetto delle deliberazioni del consiglio d’istituto assunte ai sensi dell’articolo 45 del D.I. 129/2018.

Il consiglio di istituto delibera in ordine:

a) Alla accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni.

b) Alla costituzione o compartecipazione a fondazioni.

c) All’istituzione o compartecipazione a borse di studio.

d) All’accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale, tenendo conto che l’impegno complessivo annuale per il rimborso dei mutui non può eccedere, sommato all’impegno per canoni di contratti di locazione finanziaria, il quinto della media dei trasferimenti ordinari dello Stato nell’ultimo triennio e che la durata massima dei mutui è quinquennale.

e) All’alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e di donazioni, della mancanza di condizioni ostative o disposizioni modali che impediscano la dismissione del bene.

f) All’adesione a reti di scuole e consorzi.

g) All’utilizzazione economica delle opere dell’ingegno e dei diritti di proprietà industriale.

h) Alla partecipazione dell’istituzione scolastica ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università, soggetti pubblici o privati.

i) Alla coerenza, rispetto alle previsioni del P.T.O.F. e del programma annuale, delle determinazioni a contrarre adottate dal dirigente per acquisizioni di importo superiore alla soglia comunitaria. Tale delibera del consiglio d’istituto deve essere antecedente alla pubblicazione del bando di gara o trasmissione della lettera di invito.

j) All’acquisto di immobili, che può essere effettuato esclusivamente con fondi derivanti da attività proprie dell’istituzione scolastica, ovvero a seguito di legati, eredità e donazioni.

Al consiglio d’istituto spettano, inoltre, le deliberazioni relative alla determinazione, nei limiti stabiliti dalla normativa vigente in materia, dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente scolastico, delle seguenti attività negoziali:

a) Affidamenti di lavori, servizi e forniture, secondo quanto disposto dall’ultima normativa vigente.

b) Contratti di sponsorizzazione, per i quali è accordata la preferenza a soggetti che, per finalità statutarie e/o attività svolte abbiano in concreto dimostrato particolare attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi dell’infanzia e della adolescenza. È fatto divieto di concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui finalità e attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e culturale della scuola.

c) Contratti di locazione di immobili.

d) Utilizzazione da parte di soggetti terzi di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica o in uso alla medesima.

e) Convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi.

f) Alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o programmate a favore di terzi.

g) Acquisto e alienazione di titoli di Stato.

h) Contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività e insegnamenti.

i) Partecipazione a progetti internazionali.

j) Determinazione della consistenza massima e dei limiti di importo del fondo economale per le minute spese di cui all’articolo 21 del D.I. 129/2018.

Il consiglio d’istituto approva il Piano Triennale dell’offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico.

La giunta esecutiva

La giunta esecutiva è l’organo di gestione della scuola, eletto all’interno del consiglio di istituto. Ha il compito di controllare che tutta l’attività amministrativa della scuola sia conforme alle leggi ed efficace dal punto di vista economico e finanziario.

Secondo l’art. 8 del D.L.vo 297/94 il consiglio di istituto elegge nel proprio ambito una giunta esecutiva. La votazione, a scrutinio segreto, si effettua nella prima seduta. La giunta dura in carica tre anni ed è composta da un docente, un ATA e due genitori nella scuola secondaria di primo grado e da uno studente e un genitore nella secondaria di secondo grado. Della giunta fanno parte di diritto il dirigente scolastico che la presiede e il DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi) che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa. Predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo prepara i lavori del consiglio di circolo o di istituto e cura l’esecuzione delle relative delibere.   

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