Il Governo prova rendere trasparenti le spese della pubblica amministrazione. Lo fa attivando il sito internet soldipubblici.gov.it: il varo è arrivato qualche giorno prima di Natale. Con tanto di promozione del premier Matteo Renzi.
“Il sito è un impegno mantenuto di questo 2014. Per un’Italia semplice e trasparente”. Così il presidente del Consiglio ha presentato su Twitter il portale del Governo che pubblica on line le spese dell’Amministrazione.
Per sapere cosa offre il sito internet, siamo andati a provarlo. E a leggere cosa c’è scritto nella sua presentazione. “Digitando, ad esempio, ‘pennarelli’ – riporta il sito web ministeriale – il sistema visualizzerà la codifica gestionale 1341, relativa a “Cancelleria e materiale informatico e tecnico”, la più probabile a ricomprendere il termine cercato. Ma spesso le codifiche proposte possono essere più di una. Digitando “personale” i risultati ottenuti saranno 10, ad indicare i diversi dettagli nei quali si articolano i pagamenti. Le voci da approfondire, con il tasto “+” si aggiungono a un’area di selezione e, per ciascuna di esse, è possibile visualizzare una serie di informazioni utili ad analizzare il dato nel suo contesto”.
Al momento, tuttavia, sono presenti solo le macro-spese dei vari enti pubblici coinvolti. “Entro qualche settimana – ha rassicurato Renzi, – arrivano anche i dati di tutti i ministri: facciamo trasparenza piena, totale, senza trucchi”.
“Come avevamo promesso – ha proseguito il presidente del Consiglio – vogliamo mettere tutte le spese on line, perché contro la corruzione non c’è miglior strumento della trasparenza, del monitoraggio e del controllo dei cittadini”.
“Vedere quanti soldi sono stati spesi per la refezione dei propri figli a scuola, o quanto è costata la piazza appena riqualificata, o più semplicemente quanto è stato speso in carta nel proprio Comune, dà alle persone uno strumento pazzesco di pressione nei confronti della PA per dare conto di cosa si è fatto con i nostri soldi e per chiedere servizi migliori”.
{loadposition articologoogle}
“In fondo – conclude Renzi – la trasparenza è il modo più incisivo per educare i nostri politici ad essere buoni amministratori. È il modo con il quale si fa davvero la spending review”.
I propositi sono buoni. La realizzazione del progetto, tuttavia, sembra ancora alla fase embrionale: se si cercano informazioni sulle mense scolastiche, ad esempio, appaiono solo dei numeri sulla spesa complessiva che un Comune o una Regione hanno affrontato. E qualche grafico a supporto. La trasparenza, invocata da Renzi, è francamente un’altra cosa. Prima di dare un giudizio definitivo, però, aspettiamo qualche settimana.
Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola
Si preannuncia partecipata quest’anno la prima protesta studentesca contro l’operato del Governo sul fronte dell’Istruzione…
Probabilmente molti burocrati non si rendono conto del fatto che il cuore del lavoro degli…
L’atteggiamento autoritario del docente è stato sostituito nel tempo da un atteggiamento caratterizzato dall’autorevolezza.Si è…
Ho provato a prendere in mano un dizionario della lingua italiana, provando a capire che…
C'è un evidente paradosso di calcolo del medesimo servizio tra mobilità volontaria e mobilità d'ufficio.…
Il Sole24 ore, commentando una ricerca dell’Istat, così questa estate titolava un suo articolo: “Un…