Categorie: Generico

Che fine faranno i docenti inidonei?

L’applicazione dei commi 13 e 14 dell’art.14 del decreto legge 95/2012 convertito in legge il 7 agosto scorso sembra cosa fatta. Come si ricorderà il comma 13 impone il transito del personale docente inidoneo all’insegnamento per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, nei ruoli del personale amministrativo, tecnico e ausiliario con qualifica di assistente amministrativo o tecnico.
Il comma prevede che il personale venga immesso in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili nella provincia di appartenenza, tenuto conto delle sedi indicate dal richiedente ovvero su posti di altra provincia a richiesta dell’interessato.
Il comma 14 dispone il transito del personale docente attualmente titolare delle classi di concorso C999 e C555, nei ruoli del personale non docente con la qualifica di assistente amministrativo, tecnico o collaboratore scolastico in base al titolo di studio posseduto.
Anche in questo caso il personale viene immesso in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili nella provincia di appartenenza, tenuto conto delle sedi indicate dal richiedente.
I Cobas hanno già ottenuto attraverso la loro protesta e la loro mobilitazione di piazza accanto ai docenti inidonei all’insegnamento.
Il senatore Vincenzo Vita (PD), vice presidente della Commissione Cultura della Senato, ha già fatto sapere che il ministro Profumo starebbe approfondendo la questione dei docenti inidonei prima di dare corso ad atti formali.
Ma c’è anche chi parla di un ormai prossimo decreto interministeriale, che potrebbe essere pubblicato già nei prossimi giorni, come peraltro prevede il comma 15 dell’articolo 14 della legge.
Il decreto dovrebbe indicare criteri e procedure per il passaggio di ruolo.
Il personale dovrebbe essere graduato sulla base delle tabelle di valutazione previste dal contratto collettivo nazionale integrativo sulle utilizzazioni.
E qui si pone un problema di non facile soluzione, dal momento che il contratto in questione non è stato ancora sottoscritto a causa dei rilievi mossi sia dalla Funzione Pubblica sia dal Mef.
Senza trascurare il fatto che, per ora, non è ancora chiaro se le utilizzazioni del personale Ata avverranno prima o dopo rispetto all’immissione in ruolo degli inidonei.
Insomma, la domanda è d’obbligo: “Quale sarà il destino dei docenti inidonei?”.

Lucio Ficara

Articoli recenti

“Inclusione” è il tema principale del n.4/2024 di Scuola e Formazione WEB, la rivista trimestrale di Cisl Scuola

È online il quarto numero 2024 di “Scuola e Formazione WEB”, la rivista trimestrale della…

23/12/2024

Fensir Milano-Monza: la prima Assemblea Sindacale. Discussione su contratti, tutele e ricorsi

In un doppio appuntamento con le scuole secondarie e con la scuola primaria, giovedì scorso…

23/12/2024

Lezioni di legalità “militare” all’istituto tecnico ed è scontro

Come si fa a presentare la vita militare come fulcro di conoscenza, libertà e democrazia?…

23/12/2024

La metà degli studenti di scuola superiore in Italia ha competenze insufficienti, sia alfabetiche che numeriche: i dati Istat – PDF

L'Istat, ha pubblicato oggi, 23 dicembre, il rapporto "I giovani nelle città metropolitane: la fragilità…

23/12/2024

Decreto Pnrr, cosa cambia per il liceo Made in Italy? Arrivano i chiarimenti del Mim – PDF

Come abbiamo scritto, l'aula del Senato, con 85 favorevoli, 2 contrari e 56 astenuti ha approvato lo…

23/12/2024

Concorso PNRR 2024, la riserva del 30% dei posti è indipendente dalla modalità di accesso. Ecco con quali requisiti si entra in questa riserva.

Una domanda arrivata alla nostra redazione, ci impone di fare un chiarimento importante sul 30%…

23/12/2024